Svizzera

Asilo, Beat Jans annuncia misure contro gli abusi

Estensione delle procedure entro le 24 ore, domande solo dal lunedì al venerdì e più severità contro i recidivi, propone il neoconsigliere federale in visita a Chiasso

  • 20 febbraio, 13:33
  • 20 febbraio, 21:03

Chiasso, Beat Jans visita il Centro federale d'asilo

Telegiornale 20.02.2024, 12:30

  • Keystone
Di: ATS/pon

Il ricorso alle procedure entro le 24 ore, già testate con successo negli ultimi mesi a Zurigo, va esteso, le domande devono poter essere presentate solo in settimana e non nel weekend e occorre maggiore severità contro i recidivi. Sono queste alcune delle misure che il neoconsigliere federale Beat Jans ha presentato martedì in occasione di una visita al centro per richiedenti l’asilo di Chiasso, dove ha incontrato autorità locali - dei comuni di Chiasso, Balerna, Novazzano - e cantonali, i consiglieri di Stato Raffaele De Rosa, Marina Carobbio Guscetti e Norman Gobbi. La decisione in proposito spetterà ora a Governo e Parlamento.

L’esame rapido delle domande dovrebbe riguardare in particolare i candidati con pochissime speranze (statisticamente meno dell’1%) di vedere accolta la loro domanda, come quelli in provenienza da Marocco, Tunisia e Algeria, molto spesso spinti da motivazioni economiche. Saranno pure costretti a motivare per iscritto la loro richiesta. Nel 2023 i magrebini hanno presentato quasi un quarto del totale delle prime domande.

Secondo la Segreteria di Stato della migrazione, inoltre, le strutture d’asilo sono regolarmente utilizzate nei fine settimana come alloggi temporanei soprattutto da cittadini provenienti da questi Paesi, che poi ripartano prima che il lunedì siano rilevate loro le impronte digitali e venga ufficialmente avviata la procedura. Da qui la decisione di accettare i richiedenti solo dal lunedì al venerdì, con l’eccezione delle donne che viaggiano sole, delle famiglie, degli anziani, dei malati e dei minorenni non accompagnati.

Jans ha pure auspicato una maggiore collaborazione fra le autorità migratorie federali e quelle penali cantonali, per meglio sanzionare i plurirecidivi. In molti casi la gravità dei reati da loro commessi non è sufficiente per una privazione della libertà. Per evitare che commettano altri reati, quindi, è necessario applicare in modo ottimale tutte le misure di diritto penale e di diritto degli stranieri disponibili, compresa la carcerazione amministrativa.

Il basilese ha pure voluto rassicurare il Ticino, già meta negli scorsi mesi di Elisabeth Baume-Schneider che lo ha preceduto alla testa del Dipartimento federale di giustizia e polizia. Nei prossimi mesi, ha garantito, saranno varate nuove misure per aumentare la sicurezza al centro di Pasture. Inoltre, si sta discutendo la possibilità di alloggiare i richiedenti anche in sedi alternative per sgravare il Mendrisiotto.

Si sta già facendo e si farà anche altro pure in ambiti complementari: è stato aumentato il numero dei posti a tempo pieno per l’organizzazione e l’accompagnamento dei programmi d’occupazione e degli impieghi di pubblica utilità, che permetterà a un maggior numero di richiedenti di lavorare. Inoltre nell’anno scolastico 2024/25 partirà inoltre un progetto pilota di scolarizzazione per sedicenni e diciassettenni non accompagnati. 

Asilo, Beat Jans annuncia misure contro gli abusi

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