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Svizzera

Bürgenstock, diffusa prima bozza di dichiarazione

Amherd: senza la Russia pace impensabile. Cassis: primo passo di un processo. Zelensky: il conflitto vi riguarda tutti. Nella dichiarazione si parla di sicurezza nucleare, di scambio di prigionieri, di integrità territoriale

  • 15 giugno, 12:15
  • 16 giugno, 08:32
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La foto conclusiva della prima giornata del vertice

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Di: RSI Info

Si è conclusa poco prima delle 20, dopo due ore di discussione, la plenaria della conferenza internazionale sulla pace in Ucraina organizzata dalla Svizzera al Bürgenstock su appello dell’Ucraina. La presidente della Confederazione Viola Amherd e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky hanno accolto le delegazioni provenienti da decine di paesi del mondo, ma non da Russia e Cina, e hanno poi tenuto i primi due interventi. Per gli USA ha parlato la vicepresidente Kamala Harris, per l’Unione europea la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

Sicurezza nucleare, sicurezza alimentare e dimensione umanitaria del conflitto sono tre temi individuati dalla presidenza svizzera su cui potrebbero essere realizzati dei progressi. Dietro le quinte i diplomatici continuano a trattare sul testo di una possibile dichiarazione comune, ma non è chiaro se ci sarà e quale sarà esattamente la sua forma finale. La conferenza - è sempre stato chiaro - non produrrà un piano di pace, ma si augura di porre le basi per un processo da consolidare.

Imponenti le misure di sicurezza. L’esercito ha messo in campo 4’000 militari.

16 giugno, 08:28

In futuro "coinvolgere tutti"

Secondo una bozza di dichiarazione, i partecipanti alla conferenza sul Bürgenstock (NW) vogliono “passi concreti” in futuro per coinvolgere “tutte le parti”, compresa la Russia. Si chiede lo scambio di prigionieri di guerra e il rimpatrio dei bambini deportati.

“Crediamo che il raggiungimento della pace richieda il coinvolgimento e il dialogo di tutte le parti”, si legge nella bozza di dichiarazione rivelata nella notte su oggi, domenica, dall’agenzia di stampa Reuters. Insiste sull’integrità territoriale dell’Ucraina, che Kiev non può ignorare.

Il termine “aggressione russa” non compare, ma la bozza fa riferimento a due risoluzioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sull’argomento. I partecipanti chiedono che la centrale nucleare di Zaporizhia sia resa sicura e considerano le minacce nucleari “inammissibili”.

Per garantire la sicurezza alimentare, chiedono la “libera” e “piena” libertà di navigazione e di accesso ai porti del Mar d’Azov e del Mar Nero. I circa 20.000 bambini deportati devono essere rimpatriati dalla Russia e i detenuti rilasciati.

16 giugno, 00:17

Ucraina, il reportage dal Donbass

Mentre al Bürgenstock si discute sulla pace, in Ucraina si continua a combattere. L’esercito russo continua a fare pressione in diverse zone del fronte e in particolare in Donbass, dove sta cercando di sfruttare la propria superiorità per guadagnare terreno.

I militari ucraini devono fare i conti con una situazione di svantaggio, ma confidano in un cambiamento nei prossimi mesi, come raccontano ai microfoni della RSI. Il reportage è di Elena Boromeo e Emilio Romeo.

Ucraina: il reportage dal Donbass

Telegiornale 15.06.2024, 20:00

16 giugno, 00:16

La sfida del Bürgenstock: una pace giusta

Prima giornata del vertice: la pace in Ucraina non può essere la capitolazione di Kiev o l’accettazione del fatto compiuto, dicono praticamente tutti - Berna lavora per sgomberare il campo, in vista dei prossimi incontri

15 giugno, 22:47

Berna: ambasciata USA illuminata con colori ucraini

L’ambasciata degli Stati Uniti a Berna questa sera (sabato) è illuminata con i colori giallo e azzurro della bandiera ucraina. “E’ il simbolo della nostra incrollabile solidarietà con Kiev” c’è scritto sul canale twitter della rappresentanza diplomatica.

This photo shows our Embassy’s facade shining bright with the colors of the Ukrainian flag, a powerful symbol of our unwavering solidarity with Ukraine. We reaffirm our commitment to a democratic, independent, sovereign, and prosperous Ukraine, capable of deterring and… pic.twitter.com/Z1UEjJyWHd June 15, 2024
15 giugno, 22:10

Il commento di Simona Cereghetti dal Bürgenstock

Il commento dell’inviata del TG Simona Cereghetti sulla prima giornata al Bürgenstock

Il commento di Simona Cereghetti

Telegiornale 15.06.2024, 20:00

15 giugno, 22:09

Telegiornale, la cronaca dal Bürgenstock

Il mondo riunito al Bürgenstock

Telegiornale 15.06.2024, 20:00

15 giugno, 21:44

Meloni al vertice domattina (domenica)

Giorgia Meloni verrà al Bürgenstock “domani mattina”. Lo ha detto il ministro degli esteri di Roma, Antonio Tajani, spiegando che a causa dei molti impegni legati alla presidenza del G7 la premier italiana è dovuta rimanere a Borgo Egnazia, sede del vertice conclusosi nel primo pomeriggio di sabato.

15 giugno, 19:57

USA: proposta di pace russa "assurda"

Incontrando i giornalisti a margine della conferenza di pace, il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha detto che l’ultima proposta di pace presentata dalla Russia per l’Ucraina porterebbe a una ulteriore dominazione del paese da parte di Mosca e rappresenta “una visione completamente assurda”.

Sullivan ha aggiunto che l’assenza della Cina alla conferenza in Svizzera è probabilmente frutto di pressioni da parte di Mosca.

Ieri, alla vigilia dell’incontro del Bürgenstock, il presidente russo Vladimir Putin si è detto pronto a intavolare trattative di pace, ad alcune condizioni: “L’Ucraina deve adottare uno status neutrale, non allineato, denuclearizzato, deve passare un processo di demilitarizzazione e denazificazione”.

Anche altri paesi occidentali hanno liquidato come improponibile la proposta russa.

15 giugno, 19:47

Macron: allargare il circolo dei Paesi impegnati del processo di pace

Ultimo intervento della conferenza quello di Emmanuel Macron, giunto anche lui direttamente dal G7. Il presidente francese ha parlato in inglese e largamente a braccio. “La pace non può essere la capitolazione dell’Ucraina” ha detto, suggerendo - tra le altre cose - di allargare il novero dei paesi che partecipano al processo di pace.


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15 giugno, 19:39

Tajani: non siamo in guerra con Russia, ma Putin può fermare conflitto

L’Italia vuole tenere l’Ucraina al centro della agenda nazionale e internazionale, ha detto il vicepremier e ministro degli esteri italiano Antonio Tajani. “Non siamo in guerra con la Russia ma non ci sono segni che Putin voglia la pace. Questa guerra potrebbe finire in ogni momento se la Russia si fermasse e ristabilisse l’integrità dell’Ucraina”.

Tajani ha toccato i temi della sicurezza alimentare e della ricostruzione. Roma ospiterà la prossima conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina nel 2025.

15 giugno, 19:31

Milei: siamo per pace e libero commercio

“Esprimo massimo appoggio all’Ucraina, al nostro amico Zelensky” ha detto il presidente argentino Javier Milei. “Ripudiamo la violenza tra individui e la guerra. La guerra non può mai essere la risposta”. E poi è passato a tessere le lodi del libero commercio come fattore di pace, citando tra gli altri anche Milton Friedman.

“Siamo per libertà, liberalismo, diritto alla vita, proprietà privata, pace, commercio e prosperità”.

In precedenza era intervenuto un altro sudamericano, il presidente cileno Gabriel Boric.

15 giugno, 19:26

Un' altra repubblica ex sovietica solidale: la Moldavia

Per la Moldavia è intervenuta Maia Sandu, presidente filo-occidentale di una altra repubblica ex sovietica che ha sul proprio territorio un conflitto congelato con la Russia: quello con la repubblica secessionista della Transnistria, dove sono a tutt’oggi stazionate truppe russe.

Ieri i diplomatici UE hanno formalmente deciso che le trattative di adesione all’Unione europea per Ucraina e Moldavia inizieranno il prossimo 25 giugno a Bruxelles. Una decisione simbolica, presa non a caso alla vigilia della conferenza del Bürgenstock

15 giugno, 19:19

Duda: Russia potenza coloniale

Il presidente polacco Andrzej Duda ha rivolto un attacco particolarmente forte alla Russia, accusata di essere “l’ultima potenza coloniale” che non ha mai fatto i conti con il passato. La Russia, ha detto, “è conosciuta dalle mie parti come la prigione delle nazioni”.

Duda ha anche accusato il “regime fantoccio” di Alexander Lukashenko, presidente della Bielorussia (assente dalla conferenza) di avere lanciato contro Polonia e Baltici degli attacchi ibridi da più di tre anni.

La Polonia è uno dei principali sponsor di Kiev nell’UE, ma le relazioni non sono sempre facili. Varsavia ha imposto restrizioni all’importazione di grano ucraino per proteggere il proprio prodotto nazionale, spinta da proteste degli agricoltori locali.

15 giugno, 19:07

La presidente della Georgia al Bürgenstock

Salome Zourabichvili è intervenuta alla conferenza di pace con un discorso di grande solidarietà all’Ucraina. La Georgia ha conosciuto un conflitto con la Russia nel 2008, che ha portato alla secessione (riconosciuta solo dalla Russia e da pochi alleati) di due repubbliche autonome: l’Abkhazia e l’Ossezia del Sud.

Formalmente il paese caucasico ha chiesto l’adesione all’Unione europea, ma dopo le ultime elezioni il governo è nelle mani del partito “Sogno georgiano” dell’imprenditore Bidzina Ivanishvili, che ha preso decisioni contrarie all’ integrazione UE, come la promulgazione di una legge sugli agenti stranieri molto simile a quella russa, già impiegata per reprimere il dissenso. Gli USA hanno reagito imponendo sanzioni.

15 giugno, 18:56

Sunak contro chi aiuta la Russia

Il premier britannico Sunak si è scagliato contro gli alleati di Mosca accusandoli di sostenere l’aggressore.

“Quelli che aiutano la Russia fornendole armi da guerra o componenti per queste armi dovrebbero guardare a questo summit oggi. Dovrebbero guardare a Bucha, a Mariupol, a Kjarkiv e dovrebbero riflettere sulla scelta che hanno fatto”.

Sunak è giunto direttamente dal G7 di Borgno Egnazia (Italia) e come molti altri leader ha in agenda anche una bilaterale con Zelensky.

(Estratti del suo intervento possono essere letti qui, in inglese)

15 giugno, 18:45

La diretta di Bettina Müller dal Bürgenstock

Ascolta il collegamento in diretta sulle prime fasi del vertice con la nostra inviata Bettina Müller

SEIDISERA del 15.06.2024 - La diretta di Bettina Müller

RSI Svizzera 15.06.2024, 18:42

15 giugno, 18:31

Scholz: il conflitto ha avuto vaste conseguenze globali

“E’ vero che la pace non può essere raggiunta senza la Russia, ma non dimentichiamoci che mentre parliamo la Russia continua a condurre una guerra brutale. Potrebbero fermarsi in qualsiasi momento e ritirarsi, ma si sono rifiutati di ascoltare il nostro appello per la pace”

Parole di Olaf Scholz che sembrano una replica al passaggio di Viola Amherd sulla Russia, assente dalle discussioni di oggi. Il cancelliere tedesco ha ringraziato la Svizzera per questa conferenza.”Il processo di pace è come una piccola pianta che ha bisogno di essere annaffiata. Assicuriamoci che si sviluppi e cresca”

15 giugno, 18:22

Il vertice visto dall’Ucraina

Mentre al Bürgenstock si discute di pace, che clima si respira contemporaneamente in Ucraina, paese al centro della Conferenza ma concentrato sul pesante sforzo bellico necessario per contenere l’avanzata dell’esercito russo?

Lo racconta nel servizio di SEIDISERA il collaboratore Davide Maria De Luca, che in questi giorni si trova a Odessa.

SEIDISERA del 15.06.2024 - Il servizio di Davide Maria De Luca

RSI Mondo 15.06.2024, 18:18

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15 giugno, 18:21

Von der Leyen: no a congelare il conflitto

“Congelare il conflitto oggi, con truppe straniere che occupano il territorio ucraino, non è la risposta. E’ una ricetta per future guerre di aggressione. Dobbiamo invece sostenere una pace giusta, sostenibile e completa per l’Ucraina. Una che ristabilisca la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina. L’inviolabilità dei confini. La sovranità di tutte le nazioni. E’ questo che è in causa”.

Cosi la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel suo intervento alla conferenza di pace sull’Ucraina.

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(clicca qui per il testo integrale del discorso, in inglese)

15 giugno, 18:19

USA, Harris: sostenere l'Ucraina nostro interesse strategico

Gli Stati Uniti continueranno a sostenere l’Ucraina che si difende da una brutale aggressione che è anche un attacco alle norme e regole internazionali e ai principi della carta dell’ONU. Sono alcuni dei concetti chiave espressi nell’intervento della vicepresidente USA Kamala Harris.


“L’America sta con l’Ucraina non per carità, ma perché è nel nostro interesse strategico. Putin non chiede negoziati, ma la resa”, ha detto Harris.

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  • Keystone

(clicca
qui per leggere il testo integrale dell’intervento della vicepresidente USA, in inglese, dal sito della Casa Bianca)

15 giugno, 18:03

Zelensky: Putin vuole esportare la guerra, abbiamo diritto alla pace

“La nostra unità qui dimostra che l’idea stessa di diritto internazionale rimane viva, che la carta dell’ONU e le convenzioni fondamentali non sono una formalità ma la base della coesistenza tra i popoli”. Lo ha detto Volodymyr Zelensky intervenendo subito dopo Viola Amherd alla plenaria della conferenza di pace del Bürgenstock sull’Ucraina.

“Putin vuole esportare la guerra verso i vicini” ha aggiunto il presidente ucraino “non lo auguro a nessuno. Auguro a tutti voi di poter vivere senza la pace, come lo auguro agli ucraini. Gli ucraini hanno diritto alla pace come tutti voi”.

15 giugno, 17:57

Amherd: consapevoli che ci vuole la Russia per la pace

“Siamo consapevoli che un processo di pace senza la Russia è impensabile. Una soluzione duratura richiede il coinvolgimento di entrambe le parti. In quanto comunità internazionale possiamo però contribuire ad aprire la strada a questo processo. Per questo motivo siamo venuti qui. Allo stesso tempo ci proponiamo di compiere progressi concreti in specifici ambiti tematici”

Lo ha detto la presidente della Confederazione Viola Amherd aprendo la conferenza del Bürgenstock sulla pace in Ucraina. La discussione è presieduta dal consigliere federale Ignazio Cassis.

(il testo integrale del discorso può essere letto qui)

15 giugno, 17:47

Europa in massa al Bürgenstock

Tra i leader che hanno fatto il loro ingresso al Bürgenstock (li elenchiamo senza un ordine particolare): il premier britannico Rishi Sunak, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il cancelliere austriaco Karl Nehammer, il primo ministro canadese Justin Trudeau, i presidenti finlandese e lituano, Alexander Stubb e Gitanas Nausea, il presidente polacco Andrej Duda, il premier croato Andrej Plenkovic. Per l’Unione europea ci sono Ursula von der Leyen (Commissione) e Charles Michel (Consiglio europeo).

15 giugno, 17:03

Anche Mette Frederiksen al Bürgenstock

Alla conferenza di pace sull’Ucraina partecipa anche la premier danese Mette Frederiksen, colpita con un pugno da un uomo otto giorni fa, alla vigilia delle elezioni europee, mentre passeggiava nel centro di Copenaghen.

La Frederiksen è apparsa ieri (venerdi) in pubblico per la prima volta dopo l’aggressione, partecipando ad un festival politico sull’isola di Bornholm.

15 giugno, 16:41

Strette di mano protocollari, Zelensky accanto ad Amherd

Sono iniziate le strette di mano protocollari degli invitati all’ingresso della conferenza di pace. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è accanto a Viola Amherd e accoglie gli ospiti salutandoli subito dopo la presidente della Confederazione.

Un aspetto non di poco conto.

Ucraina protocollo
15 giugno, 16:21

Ignazio Cassis: Bürgenstock primo passo verso il processo di pace

Questa conferenza è “un primo passo verso un processo di pace che dia delle prospettive e ci faccia pensare a qualcosa per il dopo”. Lo ha detto il consigliere federale Ignazio Cassis alla RSI entrando alla conferenza del Bürgenstock.

“Si tratta di un momento importante, è la più grande conferenza sulla pace da quando è scoppiato il conflitto”, ha aggiunto il capo del Dipartimento federale degli esteri, augurandosi che l’incontro possa dare “speranza agli ucraini ma anche tutto il pianeta che questa guerra possa finire”

15 giugno, 16:09

A Lucerna la società civile "per una pace giusta e duratura"

In una riunione parallela all’evento diplomatico del Bürgenstock, rappresentanti della società civile – fra cui alcuni parlamentari federali - hanno approvato sabato pomeriggio una “dichiarazione di Lucerna per un processo di pace internazionale in Ucraina”.

Nella dichiarazione si chiede alla Russia il ritiro incondizionato delle proprie truppe e il rispetto degli obblighi internazionali. Tutti gli attori del conflitto devono operare “per una pace completa, giusta e duratura” basata sulla Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale.

I partecipanti all’incontro condannano il ricorso alla forza deciso da Mosca e le atrocità contro i civili, tra cui le esecuzioni sommarie, le violenze sessuali, la tortura e la deportazione di minori.

15 giugno, 15:49

Meloni: la proposta di pace di Putin mi sembra propaganda

La proposta di Vladimir Putin per lanciare una trattativa di pace in Ucraina “mi sembra più una mossa propagandistica che reale” legata al momento in corso con la conferenza del Bürgenstock, ha detto Giorgia Meloni in risposta a una domanda in conferenza stampa al termine del G7 di Borgo Egnazia.

“Se la proposta è ‘siamo disposti a una trattativa di pace se l’Ucraina riconosce l’invasione dell’Ucraina e che cede le parti occupate’ non mi sembra particolarmente efficace come proposta”, ha detto la premier italiana, parlando di narrativa che vuole fare controinformazione sulle responsabilità del conflitto.

15 giugno, 15:30

La Russia non ha messaggi per i partecipanti alla Conferenza

La Russia non invierà alcun messaggio ai partecipanti alla Conferenza sulla pace in Ucraina al Bürgenstock e spera che la prossima volta il conflitto venga discusso in un evento più costruttivo. Lo ha dichiarato all’agenzia di stampa ufficiale russa Tass il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

“Non vogliamo comunicare nulla a loro. Vogliamo riunirci la prossima volta per un evento più sostanziale e costruttivo”, ha affermato.

15 giugno, 15:28

Lucerna: 200 persone in piazza per prigionieri di guerra ucraini

Nel primo giorno della conferenza sulla pace in Ucraina al Bürgenstock circa 200 persone si sono riunite davanti alla stazione di Lucerna per chiedere in particolare un maggiore impegno internazionale a favore della liberazione dei prigionieri di guerra ucraini.

Ucraina familiari prigionieri Svizzera

Manifestazione dei familiari dei prigionieri di guerra ucraini a Lucerna

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La manifestazione era organizzata dalla Società ucraina in Svizzera e familiari dei prigionieri di guerra ucraini.

15 giugno, 14:42

Conferenza su Ucraina: Kiev non esclude futura partecipazione russa

L’Ucraina è pronta a presentare un piano di pace alla Russia ma questo avverrà in seguito ai risultati del vertice per la pace in corso, in un “secondo summit a livello di leader”. Lo dice Andriy Yermak, capo di gabinetto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a margine della conferenza sulla pace al Bürgenstock.

Yermak sottolinea che non ci sarà “nessun compromesso sull’indipendenza, sulla sovranità e sull’integrità territoriale”

15 giugno, 14:11

Volodymyr Zelensky: “Credo che saremo testimoni della creazione della storia"

Il presidente ucraino ha elogiato la Svizzera per aver organizzato il vertice che testimonia la grande desiderio di pace a livello mondiale. “Vogliamo dare una possibilità alla diplomazia” ha affermato Volodymyr Zelensky che poi ha aggiunto: “Credo che saremo testimoni della creazione della storia”.

15 giugno, 14:06

Viola Amherd: "Vogliamo passi concreti verso una pace futura"

La presidente della Confederazione Viola Amherd e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si sono presentati di fronte alla stampa per ribadire gli obiettivi della Conferenza che prenderà il via dopo le 17. Tre i temi Al vertice principali in discussione: sicurezza nucleare, sicurezza alimentare e dimensione umana.

La conferenza dovrebbe portare passi concreti verso una pace futura, giusta e duratura, ha affermato Viola Amherd ricordando che se il vertice ha “obiettivi modesti” deve però essere in grado di “ispirare un processo per una pace duratura”.

15 giugno, 13:41

Cattolici e riformati hanno pregato insieme per la pace in Ucraina

Cattolici e riformati sabato mattina a Lucerna hanno pregato assieme in occasione della conferenza sull’Ucraina al Bürgenstock (NW). Nella cappella dedicata a San Pietro hanno auspicato che il vertice “dia una chance alla pace”.

La preghiera è stata letta dal vescovo di Basilea Felix Gmür, in rappresentanza della Conferenza dei vescovi svizzeri, e dal pastore Martin Hirzel, per la Chiesa evangelica riformata in Svizzera.

15 giugno, 13:37

La Svizzera vuole fare la sua parte

Il commento dell’inviato RSI dal Bürgenstock.

Il commento di Pietro Bernaschina

Telegiornale 15.06.2024, 12:30

15 giugno, 13:28

Kamala Harris porta un altro pacchetto di aiuti

Appena sbarcata in Svizzera, Kamala Harris ha annunciato un altro pacchetto di aiuti destinato a sostenere il settore energetico ucraino. Si tratta di 1,5 miliardi di dollari. Serviranno a ricostruire le infrastrutture energetiche distrutte durante la guerra. Poco meno di 400 milioni affluiranno per gli aiuti umanitari.

15 giugno, 13:02

La Russia critica la conferenza, la Svizzera e le dichiarazioni di Cassis

La RSI ha chiesto quale sia il parere di Mosca su quanto succederà nel canton Nidvaldo all’ambasciatore russo a Berna Sergei Garmonin.

15 giugno, 12:42

Il programma della Conferenza

Verso le 16.30, la presidente della Confederazione Viola Amherd e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky accoglieranno gli ospiti presenti al Bürgenstock, il resort di lusso affacciato sul Lago dei Quattro Cantoni. I discorsi ufficiali che daranno ufficialmente avvio alla Conferenza sono attesi verso le 17.30.

Nel corso del fine settimana le delegazioni affineranno il progetto di dichiarazione finale. La conclusione è prevista per le 14.30 di domenica.

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La sala principale allestita per la Conferenza

  • Keystone/EPA/SEBASTIEN CRETTAZ
15 giugno, 12:36

Atteso l'arrivo di 100 delegazioni

Entro le 16 all’albergo di lusso sul Bürgenstock (nel canton Nidvaldo) è atteso l’arrivo di 100 delegazioni in rappresentanza degli altrettanti Paesi (92) e organizzazioni partecipanti alla Conferenza sulla pace in Ucraina. A guidarle vi saranno 57 capi di Stato o di Governo, 9 ministri e 6 inviati.

15 giugno, 12:32

Novantanove anni fa la storica Conferenza di Locarno

La Svizzera vanta una lunga tradizione nell’organizzazione di conferenze di alto livello per affrontare questioni internazionali. Tra le più celebri figura quella che si svolse 99 anni sulle rive del Verbano che portò alla firma del Patto di Locarno.

A Locarno si sancisce la stabilità europea

RSI Archivi 14.10.1965, 14:42

  • © IMAGO / United Archives International
15 giugno, 12:30

Il primo di una serie di passi

La Conferenza sulla pace in Ucraina organizzata dalla Svizzera vuole essere passo per giungere alla fine del conflitto scatenato dall’invasione russa del 24 febbraio.

Per raggiungere l’obiettivo saranno però necessari molti altri passi, ha avvertito il consigliere federale Ignazio Cassis.

15 giugno, 12:25

Le prime delegazioni, tra cui quella ucraina guidata da Zelensky, sono arrivate al Bürgenstock

Esattamente a mezzogiorno il presidente ucraino Zelensky è arrivato sul tappeto rosso davanti al Bürgenstock Resort, accompagnato da una numerosa delegazione.

Nelle prossime ore arriveranno gli altri ospiti di Stato.

Cassis, Amherd, Zelensky

Ignazio Cassis saluta Volodymyr Zelensky che poco prima era stato accolto dalla presidente Viola Amherd

15 giugno, 12:23

Trattative fino all'ultimo minuto

Obiettivo della Svizzera è che la Conferenza si concluda con la firma di una dichiarazione congiunta e che si giunga alla definizione di una tabella di marcia per i prossimi passi in un quadro che potrebbe eventualmente coinvolgere la Russia.

I negoziati dovrebbero durare “fino all’ultimo minuto” di permanenza nel canton Nidvaldo delle delegazioni giunte da mezzo mondo, hanno riferito all’agenzia di stampa Keystone-SDA diverse fonti vicine ai colloqui.

Bürgenstock: al via la conferenza sulla pace in Ucraina

Telegiornale 15.06.2024, 12:30

15 giugno, 12:18

Kamala Harris è atterrata a Zurigo

Kamala Harris all'arrivo a Zurigo

La vicepresidente americana Kamala Harris è atterrata a Zurigo poco dopo le 11 e subito è salita sull'elicottero che l'ha portata al Bürgenstock

  • Keystone

La vicepresidente americana Kamala Harris è atterrata a Zurigo attorno alle 11. Poco dopo essere scesa dall’Air Force Two è salita a bordo dell’elicottero che l’ha portata al Bürgenstock.