I regali del Parlamento svizzero

Non c'è visita ufficiale senza scambio di regali. Vale anche per il Parlamento. I presidenti delle due Camere sono infatti spesso all'estero e accolgono regolarmente a Berna delegazioni di legislativi di altri Paesi.

Alcuni dei regali che hanno ricevuto negli ultimi anni sono discretamente in mostra al secondo piano di Palazzo federale. È un vero e proprio viaggio attraverso culture e tradizioni di tutto il mondo: Philipp Bäriswyl ci mostra per esempio una riproduzione della Divina commedia regalata a Marina Carobbio quando era presidente del Consiglio Nazionale.

Da quest'estate il Parlamento ha dei nuovi regali da offrire e per la prima volta si tratta dei suoi regali, pensati e realizzati unicamente per questo scopo dagli studenti dell'ECAL, la Scuola cantonale d'arte di Losanna.

"Vogliamo spiegare la Svizzera in modo diverso rispetto alla promozione del turismo, mostrare i nostri valori", ci spiega Philippe Schwab, segretario generale dell'Assemblea nazionale. Ed eccoli dunque i nuovi regali ufficiali, cinque oggetti che richiamano il design industriale e la precisione svizzera, gli odori, ma anche i sapori della Confederazione, come le alpi...di cioccolato.

"Volevo rappresentare la Svizzera utilizzando della materia e il cioccolato mi è sembrata una scelta evidente", spiega la studentessa ECAL Victoria Mac Sweeney. Insomma, anche i regali contano in diplomazia. Momenti brevi, dove bisogna saper far passare il messaggio giusto, fare colpo, ma senza rischiare di offendere.

"Cercavamo regali leggeri, facili da trasportare, senza connotazioni di genere, per essere offerti sia a un uomo sia a una donna", conclude Philippe Schwab. Oggetti esclusivi, che viaggeranno per tutto il mondo e che soltanto i presidenti delle Camere avranno il diritto di offrire.