Diciasette organizzazioni umanitarie, di fronte alla carestia che affligge Gaza, chiedono il rapido sblocco dei fondi svizzeri per l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi (UNRWA). Oggi (giovedì) hanno inviato un appello in tal senso al Parlamento e al Consiglio federale. Tuttavia, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) lo respinge.
Riguardo al pagamento dei 20 milioni di franchi previsti per il 2024 sarà possibile decidere solo quando saranno disponibili maggiori informazioni sulle accuse mosse da Israele contro l’agenzia umanitaria, ha indicato il DFAE.
Le organizzazioni umanitarie in Medio Oriente potranno essere sostenute solo dopo aver consultato le commissioni di politica estera del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati. Il Parlamento aveva deciso in tal senso durante la sessione invernale di dicembre, in occasione dell’esame del bilancio.
Secondo il DFAE, queste consultazioni sono previste per il secondo trimestre del 2024. I fondi saranno versati a rate, ha aggiunto il dipartimento diretto da Ignazio Cassis. La Svizzera, con il suo contributo, è uno dei maggiori donatori dell’organizzazione umanitaria palestinese dell’ONU.
Lazzarini davanti a una commissione
Philippe Lazzarini, direttore svizzero dell’UNRWA, si presenterà lunedì davanti alla Commissione di politica estera del Consiglio nazionale. Il presidente della commissione, Laurent Wehrli (PLR/VD), ha dichiarato ai media che è stato invitato a discutere della situazione attuale dell’UNRWA.
La commissione di politica estera si aspetta che Lazzarini prenda posizione in merito al presunto coinvolgimento di dodici dipendenti dell’UNRWA al massacro di Hamas in Israele del 7 ottobre.
Dopo essere venute a conoscenza di accuse mosse in tal senso da Israele, le Nazioni Unite hanno avviato un’indagine interna ed esterna a metà febbraio. Il gruppo di esperti esterni ha individuato la necessità di miglioramenti in un rapporto intermedio. La pubblicazione del rapporto finale è prevista per il 20 aprile. Diversi Stati avevano sospeso i pagamenti all’agenzia di aiuti a causa di queste accuse. La Svezia li ha ora ripresi.
No alla punizione collettiva di innocenti
Le 17 organizzazioni non governative, da Amnesty International a gruppi di solidarietà con la Palestina, passando per organizzazioni pacifiste e al gruppo Svizzera senza esercito, hanno chiesto alle commissioni degli esteri e al Consiglio federale di versare il contributo all’UNRWA il prima possibile. Hanno indicato come scadenza il mese di aprile.
Pochi giorni fa, le Nazioni Unite hanno stimato che più di 1,1 milioni di abitanti della Striscia di Gaza sono confrontati con una “situazione di fame catastrofica”, prossima alla carestia.
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