Sono saliti a 28'496, dopo l'accertamento di altri 228 casi in un giorno, i contagi da coronavirus in Svizzera. In crescita, stando sempre alle ultime cifre diffuse dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), anche il numero delle vittime della patologia: sono stati infatti computati a livello 41 decessi in più. Sul piano regionale altre 3 persone in Ticino e una nei Grigioni non sono sopravvissute alla patologia.
Intanto l'impatto della crisi sull'economia svizzera si rivela sempre più severo e con pesantissime ripercussioni per le finanze pubbliche. Dopo la notizia di questa mattina della perdita di 38,2 miliardi di franchi nel primo trimestre per la BNS, nel pomeriggio sono arrivate le nuove stime della Segreteria di Stato dell'economia, che per il 2020 prevede un calo del PIL del 6,7% al netto degli eventi sportivi. Si tratterebbe, scrive la SECO "del più importante crollo delle attività produttive dal 1975", ovvero da dopo la crisi petrolifera.
Inoltre, gli esborsi straordinari per la Confederazione a causa degli interventi imposti dalla crisi potranno essere comparabili ad un budget annuale, ossia nell'ordine di 70-80 miliardi di franchi.
di Alex Ricordi, Enrico Campioni, Elena Boromeo, Giorgio Buzelli, Diego Moles, Sandro Pauli ed Elias Bernasconi