Il voyeurismo virtuale è costato l’impiego a due dipendenti delle FFS che invece di lavorare passavano diverse ore d’ufficio a guardare siti porno. Il Tribunale amministrativo federale ha confermato il loro licenziamento in tronco deciso dall’ex regia sulla base degli accertamenti dei servizi informatici interni.
I dettagli della vicenda, risalente all’estate 2014, sono emersi venerdì con la pubblicazione della decisione dei giudici che hanno respinto i ricorsi presentati dai due ex ferrovieri che contestavano la legittimità dei controlli del datore di lavoro. Entrambi ora potrebbero ancora tentare la via di Losanna.
Il Tribunale ha riconosciuto alcune irregolarità procedurali, ma di fronte alla gravità dei fatti ha confermato il provvedimento. Uno dei due, in media, trascorreva circa metà del suo tempo di lavoro a guardare immagini pornografiche. L’altro era collegato a siti X un paio di ore al giorno.
Diem/ATS