L'iracheno condannato lo scorso marzo a 4 anni e 8 mesi perché colpevole di appartenere all'autoproclamato Stato islamico deve restare in carcere. Il Tribunale federale, con una sentenza pubblicata oggi, venerdì, ha respinto la richiesta di scarcerazione anticipata del 29enne paraplegico. A fine pena dovrà lasciare il paese essendogli stato revocato il permesso di dimora temporaneo.
L'uomo, ritenuto il capofila della cosiddetta cellula terroristica sciaffusana, era stato condannato la scorsa primavera - assieme ad altre due persone - dai giudici federali di Bellinzona in occasione del primo processo svizzero a membri dell'IS.
I patrocinatori dell’estremista violento sostenevano non ci fosse pericolo di fuga. Per i giudici invece è concreto a causa di più elementi: identità incerta, contatti con organizzazioni internazionali di passatori, abitudine a viaggiare, mancata integrazione in Svizzera.
Diem/ATS