Svizzera

Il terrorista resta in cella

Il Tribunale federale respinge la richiesta di scarcerazione del 29enne jihadista iracheno condannato a marzo

  • 2 dicembre 2016, 13:46
  • 8 giugno 2023, 01:48
L'uomo aspetterà la decisione sul ricorso dietro le sbarre

L'uomo aspetterà la decisione sul ricorso dietro le sbarre

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L'iracheno condannato lo scorso marzo a 4 anni e 8 mesi perché colpevole di appartenere all'autoproclamato Stato islamico deve restare in carcere. Il Tribunale federale, con una sentenza pubblicata oggi, venerdì, ha respinto la richiesta di scarcerazione anticipata del 29enne paraplegico. A fine pena dovrà lasciare il paese essendogli stato revocato il permesso di dimora temporaneo.

L'uomo, ritenuto il capofila della cosiddetta cellula terroristica sciaffusana, era stato condannato la scorsa primavera - assieme ad altre due persone - dai giudici federali di Bellinzona in occasione del primo processo svizzero a membri dell'IS.

I patrocinatori dell’estremista violento sostenevano non ci fosse pericolo di fuga. Per i giudici invece è concreto a causa di più elementi: identità incerta, contatti con organizzazioni internazionali di passatori, abitudine a viaggiare, mancata integrazione in Svizzera.

Diem/ATS

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