LIVETICKER
Svizzera

Intesa Berna-Bruxelles, ci siamo

La presidente della Confederazione Viola Amherd annuncia la fine dei negoziati insieme alla presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen – Il CF: “Obbiettivi raggiunti” - Segui la diretta

  • 20 dicembre, 14:04
  • 20 dicembre, 17:17
640146565_highres.jpg

Ursula von der Leyen e Viola Amherd oggi a Berna

  • keystone
Di: RSI Info/dielle/LP/Spi/ATS 

“Un accordo vantaggioso per entrambe le parti”, Svizzera e Unione Europea. La presidente della Confederazione Viola Amherd ha annunciato la fine dei negoziati tra Berna e Bruxelles - i cosiddetti Bilaterali III - davanti ai media a Berna insieme alla presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen, che da parte sua ha definito l’accordo “storico”.

640158124_highres.jpg

Un momento della conferenza stampa con i consiglieri federali Beat Jans, Guy Parmelin e Ignazio Cassis

  • keystone

Ci sono voluti 197 incontri per concludere i negoziati con l’UE. “Gli obbiettivi sono stati raggiunti in tutti i settori”, ha annunciato venerdì il Consiglio federale durante la conferenza stampa con presenti Beat Jans, Ignazio Cassis e Guy Parmelin, che segue l’annuncio fatto dalla presidente della Confederazione Viola Amherd insieme alla presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen.

La firma formale è prevista per la primavera, mentre il Parlamento esaminerà il dossier nel 2026.

Conclusione materiale dei negoziati CH-UE

Con i consiglieri federali Ignazio Cassis, Beat Jans e Guy Parmelin

20 dicembre, 22:36

L'accordo spiegato dal responsabile del DFAE Ignazio Cassis

02:19

Cassis, tre punti fondamentali

Telegiornale 20.12.2024, 20:00

20 dicembre, 22:35

Il punto di vista della presidente eletta Karin Keller-Sutter

01:46

La reazione di Karin Keller Sutter

Telegiornale 20.12.2024, 20:00

20 dicembre, 22:33

L'accordo visto dai sindacati

02:04

Le reazioni dei sindacati

Telegiornale 20.12.2024, 20:00

20 dicembre, 17:46

UDC contrario a qualsiasi nuovo trattato tra Svizzera e Unione europea

L’UDC respinge categoricamente qualsiasi nuovo trattato tra la Svizzera e l’Unione europea. Il partito dice no a un “trattato di sottomissione all’Ue”, si legge in un comunicato di venerdì.

Il Consiglio federale ha interrotto i negoziati con l’Ue nel 2021. L’allora auspicato accordo quadro non era nient’altro che un trattato di sottomissione, sottolinea la nota. “Ora il Consiglio federale torna alla carica con lo stesso trattato”.

20 dicembre, 17:43

Per il Centro l'intesa è un chiaro progresso nei rapporti con l'UE

Per il Centro, i nuovi accordi tra la Svizzera e l’UE rappresentano un chiaro progresso rispetto all’accordo quadro del 2018. Il Consiglio federale, “sotto la guida e grazie all’impegno personale della presidente Viola Amherd”, è riuscito compiere sviluppi in settori importanti, si legge in un comunicato di venerdì.

Si valuterà ora se l’esito dei negoziati offra soluzioni accettabili, in particolare per quanto riguarda la clausola di salvaguardia sull’immigrazione, la protezione dei salari e le questioni istituzionali.

20 dicembre, 17:36

Anche il Partito socialista si ritiene soddisfatto

Anche il Partito socialista accoglie con soddisfazione la conclusione dei negoziati con l’Unione europea. “Le buone relazioni con l’Europa sono di importanza centrale per la popolazione, l’economia, l’istruzione e la ricerca”, si legge in un comunicato di venerdì del partito.

Adesso, ritiene il PS, il Consiglio federale deve presentare un pacchetto complessivo equilibrato che garantisca la tutela dei salari e rafforzi i servizi pubblici.

20 dicembre, 16:53

Sefcovic: un accordo equilibrato

L’accordo raggiunto venerdì tra Svizzera e Unione europea dimostra la stretta relazione tra le parti e ne rappresenta “il volto umano”. Lo ha detto a Bruxelles durante una conferenza stampa il commissario europeo Maros Sefcovic, che per l’UE ha curato i negoziati.

Il commissario europeo slovacco ha espresso la convinzione che sia stato negoziato un accordo equilibrato, sottolineando come le preoccupazioni elvetiche siano state prese in considerazione, specialmente per quanto riguardo la clausola di salvaguardia sulla libera circolazione delle persone persone. La conclusione positiva dei negoziati segna l’inizio di un nuovo capitolo.

20 dicembre, 16:42

Swissgrid tira un sospiro di sollievo

Soddisfatta si dice pure Swissgrid, la società di gestione della rete svizzera di trasmissione della corrente. La Svizzera ha bisogno di un accordo sull’energia elettrica l’UE e con l’intesa ottiene la certezza del diritto, contribuendo ulteriormente allo sviluppo del mercato europeo.

20 dicembre, 16:41

Sindacati critici sull'accordo

Per i sindacati l’esito dei negoziati Svizzera-UE lascia molte domande senza risposta.

UNIA e Travailsuisse vedono nell’intesa una minaccia alla protezione dei salari e pretendono maggior chiarezza sui punti concordati. Per Travailsuisse, inoltre, emergono criticità anche riguardo alle intese sui trasporti e sull’elettricità.

Il Sindacato del personale dei trasporti (SEV) accoglie con favore lo sviluppo della cooperazione con l’UE, ma paventa rischi in un cambiamento di sistema: l’apertura del mercato deve essere accompagnata e mitigata da misure di protezione specifiche per i ferrovieri, prediligendo un sistema di cooperazione e non di concorrenza.

20 dicembre, 16:38

PLR: "Risultato migliore rispetto ai precedenti tentativi"

“Il risultato (dei negoziati con l’UE, ndr) è chiaramente migliore rispetto ai precedenti tentativi”, ha dichiarato venerdì il PLR. Nel 2021, la rottura dei negoziati era “giustificata”. Oggi, “il Consiglio federale ha ottenuto di più”.

I liberali svizzeri accolgono con favore tre punti in particolare: non c’è un accordo quadro con l’UE, ma accordi individuali, come con il primo e il secondo accordo bilaterale. “Decideremo da soli se vogliamo solo stabilizzare gli attuali accordi bilaterali o se vogliamo anche nuovi accordi, ad esempio sull’elettricità”.

Il partito ritiene inoltre che la clausola di salvaguardia sia stata migliorata. Ciò dovrebbe consentire di gestire l’immigrazione in modo più efficace.

Ma il PLR ha anche delle riserve. “Ci sono vantaggi e svantaggi. La cautela è la politica migliore. Dobbiamo leggere attentamente gli accordi”. “I cittadini e le imprese ne trarranno vantaggio o gli svantaggi supereranno i vantaggi? In altre parole, questi accordi sono utili per la Svizzera?”, si chiede il partito.

Il PLR, inoltre, avverte i sindacati che non accetterà alcun attacco alla natura liberale del mercato del lavoro.


20 dicembre, 16:32

Verdi liberali: "Una giornata storica"

Il Partito Verde Liberale ha definito la conclusione dei negoziati una “giornata storica”. In un comunicato stampa , il PVL ha tessuto le lodi dei Bilaterali III: essi consentono ai cittadini svizzeri di lavorare in tutti i Paesi dell’UE, garantiscono alle PMI l’accesso al mercato interno e agli studenti e ai ricercatori l’accesso ai progetti europei di istruzione e ricerca.

“I detrattori dei Bilaterali stanno dimostrando uno zelo impressionante nel rifiutare categoricamente anche le soluzioni più vantaggiose”, ha sottolineato il presidente del partito, il bernese Jürg Grossen.

20 dicembre, 16:28

Verdi: "La strada per uscire dall'empasse"

I Verdi sono “molto soddisfatti” della conclusione dei negoziati. “L’accordo con l’UE è di grande importanza strategica per il nostro Paese”, si legge in un comunicato odierno.

Gli ecologisti si aspettano dal Consiglio federale che “rappresenti con fiducia l’esito dei negoziati e adotti le necessarie misure di accompagnamento”, comprese quelle sulla protezione dei salari e chiedono all’esecutivo di presentare rapidamente al parlamento i singoli pacchetti negoziali.

L’accordo “apre finalmente la strada per uscire dall’impasse” e arresta la disintegrazione delle relazioni bilaterali. È una liberazione per la Svizzera come centro scientifico ed economico.

Il partito ha invitato il Consiglio federale a mostrare la spina dorsale e a difendere l’accordo con l’UE contro l’UDC, “che già chiede a gran voce un referendum obbligatorio”.



20 dicembre, 16:20

Anche Economiesuisse saluta con favore l'intesa

“Relazioni regolamentate e certezza del diritto nei rapporti con l’UE sono di estrema importanza per la nostra piazza economica”, ha sottolineato Monika Rühl, presidente del Consiglio direttivo di Economiesuisse, l’unione aziendale svizzera.

Non appena saranno disponibili i testi degli accordi, Economiesuisse li valuterà in modo approfondito e prenderà posizione; per ora confida che la via bilaterale possa essere stabilizzata e perseguita.

20 dicembre, 16:01

Swissmem soddisfatta della conclusione: "Accordo a prima vista vantaggioso"

Swissmem accoglie con favore la conclusione dei negoziati tra la Svizzera e l’UE e ritiene che “a prima vista, questo accordo sembra essere vantaggioso per la Svizzera”.

Tuttavia, prima di analizzare i pacchetti nel dettaglio, Swissmem pone una serie di condizioni: “La flessibilità del mercato del lavoro, il principale vantaggio della piazza economica svizzera, non deve essere compromessa”.

L’organizzazione mantello ha inoltre indicato che non accetterà alcuna concessione da parte dei sindacati. In particolare, si oppone a un’estensione generale della natura vincolante dei contratti collettivi di lavoro.

L’Europa è il principale sbocco dell’industria tecnologica svizzera, con una quota del 55% delle esportazioni svizzere.

20 dicembre, 15:56

Dall’immigrazione all’energia, gli accordi in dodici dossier

Dodici, come le fatiche di Ercole, sono le aree interessate dal mandato negoziale concluso tra Svizzera e Unione Europea. Ecco una dettagliata sintesi dei risultati per ogni dossier:

20 dicembre, 15:36

I Cantoni positivi: “Negoziati rimasti nel giusto campo di applicazione”

“L’esito dei negoziati con l’Unione europea (UE) rientra nel campo di applicazione definito dai governi cantonali”, ha dichiarato venerdì il presidente della Conferenza dei governi cantonali (CdC), Markus Dieth, consigliere di Stato argoviese del Centro in un comunicato.

“Dall’inizio del prossimo anno, la Svizzera dovrebbe beneficiare nuovamente dell’associazione al programma Horizon, che è vitale per il cluster svizzero della ricerca e dell’innovazione”, ha dichiarato Jacques Gerber, vicepresidente della CdC e membro PLR del governo giurassiano.

Il Consiglio federale preparerà un progetto da mettere in consultazione, che conterrà anche proposte per l’attuazione interna. Tutti i governi cantonali e le conferenze intercantonali settoriali avranno la possibilità di esprimere il proprio parere.

20 dicembre, 15:31

Il Movimento europeo Svizzera sostiene "con forza" il risultato

Il Movimento europeo Svizzera “accoglie con grande favore” la conclusione dei negoziati con l’UE. Sostiene “con forza” il risultato e si impegnerà per garantirne il successo.

In un comunicato stampa di venerdì, il Movimento europeo chiede che i negoziati siano trattati dal Parlamento il più rapidamente possibile, in modo che gli accordi possano essere sottoposti a votazione popolare prima della fine del 2026 e che venga ripristinata la certezza del diritto.

Il Movimento europeo si compiace del fatto che la Svizzera abbia ottenuto “un alto livello di partecipazione” nella preparazione delle decisioni a livello europeo, della sua reintegrazione nel programma europeo “Orizzonte Europa”, della partecipazione al progetto di mobilità studentesca “Erasmus” e dell’estensione della cooperazione a nuovi settori come la sanità e l’elettricità.

20 dicembre, 15:27

Contributi annui verso l'UE, da 130 milioni a 350

La partecipazione al mercato interno europeo ha un prezzo per l’Unione europea. In una prima fase transitoria, tra il 2025 e il 2029, si prevede un contributo annuo di 130 milioni di franchi. Per la seconda fase, che corre dal 2030 al 2036, la Confederazione l’UE hanno concordato un importo annuo di 350 milioni di franchi.

20 dicembre, 15:21

Cassis sottolinea l'importanza delle relazioni con l'UE

Il pacchetto negoziale permetterà alla Svizzera di proseguire la strada verso accordi bilaterali adeguati alle proprie esigenze, partecipando al più grande mercato interno del mondo, ha proseguito il responsabile del dossier, Ignazio Cassis.

L’intesa tra le parti è importante data la situazione mondiale sempre più tesa: il globo “sta diventando sempre più frammentato e meno democratico. Ecco perché è fondamentale avere rapporti stabili e regole chiare con i propri vicini”.

20 dicembre, 15:07

Cassis: "La delegazione svizzera ha raggiunto gli obbiettivi"

“Nella sua seduta odierna il Consiglio federale ha preso atto con soddisfazione della conclusione sostanziale dei negoziati tra la Svizzera e l’Unione europea”, ha dichiarato il Consigliere federale Ignazio Cassis (responsabile del dossier sull’UE) aprendo il nuovo punto stampa.

“La delegazione svizzera ha raggiunto gli obbiettivi fissati nel mandato negoziale”, ha precisato, aggiungendo che da “da 25 anni la via bilaterale contribuisce in modo significativo al successo della Svizzera: perché possa continuare a portare i suoi benefici dobbiamo consolidarla e svilupparla ulteriormente”.

20 dicembre, 15:06

Ricerca, accesso svizzero garantito già da gennaio 2025

Dal 1° gennaio 2025, gli attori svizzeri della ricerca scientifica potranno accedere a quasi tutti i bandi di gara di Horizon Europe e dei programmi Euratom e Digital Europe. Ciò sarà possibile grazie a un accordo per il periodo di transizione tra la fine del 2024 e l’entrata in vigore del pacchetto. Dal 2027, inoltre, riprenderà il programma di scambio Erasmus.

20 dicembre, 15:05

Svizzera-UE, il Consiglio federale: “Obbiettivi raggiunti”

Dopo 197 incontri, si sono conclusi i negoziati con l’UE. “Gli obbiettivi sono stati raggiunti in tutti i settori”, ha annunciato venerdì il Consiglio federale durante la conferenza stampa con presenti Beat Jans, Ignazio Cassis e Guy Parmelin, che segue l’annuncio fatto dalla presidente della Confederazione Viola Amherd insieme alla presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen.

La firma formale è prevista per la primavera, mentre Parlamento esaminerà il dossier nel 2026. Qui i dettagli dell’accordo:

20 dicembre, 14:58

Von der Leyen: "Stiamo mettendo insieme una potenza comune"

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha sottolineato come l’accordo aiuti la Svizzera e l’UE a rappresentare meglio i loro interessi comuni a livelli mondiale.

L’intesa garantisce “che rimaniamo in prima linea nell’innovazione”, ha detto, precisando che la proficua collaborazione nella ricerca verrà ripresa.

“Stiamo mettendo insieme una potenza in grado di competere con le principali economie”, ha continuato von der Leyen.

20 dicembre, 14:53

Von der Leyen: "Accordo storico"

“L’accordo tra Unione europea e Svizzera è storico”. Così la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha salutato la fine dei negoziati per i cosiddetti Bilaterali III.

L’accordo è “un’ottima base per molti anni insieme” e lo “spirito costruttivo” con cui è stato raggiunto mostra al mondo “cosa è possibile fare quando si collabora con vicini affidabili per un buon futuro insieme in una Europa democratica ed economicamente forte”.

20 dicembre, 14:36

Amherd: "Obbiettivi del mandato raggiunti"

Durante il punto stampa la presidente della Confederazione Viola Amherd ha dichiarato che gli obiettivi del mandato negoziale sono stati raggiunti, parlando di una “buona conclusione” e di un “segnale forte e positivo”. Il risultato dei negoziati si è basato su un “duro lavoro”.

Nel pomeriggio, diversi Consiglieri federali illustreranno nel dettaglio i risultati raggiunti. Dopodiché, il Parlamento e gli elettori “assumeranno i ruoli principali”, ha dichiarato Amherd. “I processi democratici richiedono tempo”.

20 dicembre, 14:28

Concluso il punto stampa di Amherd-von der Leyen

Dopo circa 15 minuti, si è concluso a Berna il punto stampa da parte della presidente della Confederazione Viola Amherd e la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen, che hanno annunciato la conclusione dei negoziati sui Bilaterali III.

Rivedi le dichiarazioni:

La conferenza stampa delle presidenti Viola Amherd e Ursula von der Leyen

20 dicembre, 13:40

Dettagli ancora da chiarire, intanto l'UDC si smarca già

Se l’imminente chiusura dei negoziati bilaterali (o istituzionali) tra Svizzera e UE sono ormai un segreto di Pulcinella, i dettagli e la forma che assumeranno il pacchetto, o i pacchetti di accordi, sono oggetto di molte speculazioni. Tra le questioni in gioco c’è una clausola di salvaguardia, voluta dalla Svizzera, in caso di immigrazione “eccessiva” dopo la libera circolazione. L’UDC ha già dichiarato che si opporrà agli accordi.

20 dicembre, 13:38

Il traguardo a un passo

È attesa per oggi a Berna la conclusione: il dossier verrà trattato dal Consiglio federale nel corso della sua seduta

20 dicembre, 13:37

Attesa per l'accordo Svizzera-UE

00:47

Svizzera-UE, attesa per l'accordo quadro

Telegiornale 20.12.2024, 12:30