Svizzera

La pianificazione ospedaliera “resti ai Cantoni”

La Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità si oppone all’idea di una centralizzazione della competenza alla Confederazione, che è “distante dalle esigenze”

  • 3 ore fa
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La conferenza si è inoltre espressa contro l’introduzione di una tassa per i pazienti che si rivolgono ai pronto soccorso per casi di poco conto

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Di: ATS/dielle 

I Cantoni vogliono mantenere il controllo della pianificazione ospedaliera e si oppongono a un’estensione delle competenze della Confederazione, assicurando al contempo di voler rafforzare la cooperazione in questa materia.

“È ragionevole che i Cantoni siano responsabili della pianificazione ospedaliera”, scrive la Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità (GDK/CDS) in un comunicato pubblicato oggi (venerdì) al termine della sua assemblea plenaria. La pianificazione deve essere integrata “nel sistema sanitario regionale e legittimata democraticamente dalla popolazione interessata, la Confederazione non dispone della necessaria vicinanza”.

Le difficoltà economiche di molti ospedali non sono sfuggite all’attenzione della politica federale, che ha recentemente messo in discussione l’approccio dei Cantoni alla pianificazione ospedaliera. Diversi interventi alle Camere federali hanno infatti chiesto un maggiore coordinamento o un ruolo più incisivo della Confederazione in questo settore.

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La GDK/CDS però non ci sta e ricorda il ruolo svolto dai Cantoni nel finanziamento degli ospedali: contribuiscono per almeno il 55% ai costi delle prestazioni stazionarie, anche medio termine, dopo la votazione di domenica scorsa, la quota dei Cantoni diminuirà e aumenterà quella degli assicurati. “Se la responsabilità della pianificazione dovesse essere trasferita alla Confederazione, questa dovrebbe assumersi anche la responsabilità del finanziamento”.

La Conferenza ritiene che ci sia ancora spazio per un’ulteriore collaborazione al di là dei confini cantonali. A tal fine, ha adottato un mandato per completare le sue raccomandazioni sul coordinamento e la collaborazione tra Cantoni.

No alla tassa per i pazienti “immotivati” al pronto soccorso

Il Comitato esecutivo della GDK/CDS si è inoltre espresso contro l’introduzione di una tassa per i pazienti che si rivolgono ai pronto soccorso per casi di poco conto. La commissione competente del Consiglio nazionale vuole introdurre un pagamento di 50 franchi se un paziente si reca al pronto soccorso senza essere stato indirizzato da un medico, da un centro di telemedicina o da un farmacista. La conferenza ritiene che questo progetto non consentirà di raggiungere gli obiettivi prefissati. Inoltre teme che comporti una grande mole di lavoro amministrativo e un pesante onere per medici di famiglia e farmacisti.

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