Svizzera

La pupilla dei nostri occhi

  • 25.07.2013, 17:28
  • 05.06.2023, 20:19
papa abbraccia drogato brasile 24-7-2013 ky.JPG

La tv dice che qui, nel sud del Brasile, è l'inverno più freddo e piovoso da 15anni a questa parte. I cameraman televisivi incrociano le dita, tra poco c'è il Papa sbarca a Copacabana, le Giornate Mondiali della Gioventù entrano nel vivo, ma Rio con il sole o sotto la pioggia battente sono decisamente due mondi all'opposto.

E così, per sfuggire al clima uggioso, siamo tutti davanti agli schermi televisivi per seguire le tracce di Francesco. Globo news, la loro SSR, lo segue passo passo. Ieri sera, ad esempio, è entrato nell'ospedale di San Francisco, lì la Chiesa locale ha inaugurato un reparto per i giovani dipendenti dal crack, la droga sintetica che a Rio è di casa. Francesco sorrideva, alzava il pollice per dire: va tutto bene.

Capisco un po' di portoghese, ma mi sono concentrato sui volti e sugli sguardi quando, accantonati i lunghi discorsi ufficiali dei monsignori, il Papa ha ascoltato e parlato ai ragazzi del reparto. Improvvisamente ha smesso di sorridere e si è fatto attento, ha ficcato i suoi occhi scuri nel volto di quei due ventenni che si interrompevano, raccontando la loro vita, per non scoppiare in lacrime. Il Papa li ha abbracciati. Poi ha detto loro alcune cose.

I media hanno colto soprattutto il suo "no" alla droga, detto senza compromessi. Io ho colto un altro passaggio, "non fatevi rubare la speranza", ha detto parlando ai ragazzi. E poi si è voltato verso gli adulti, "non rubiamo loro la speranza". Siamo responsabili del mondo in cui viviamo, dei rapporti con chi ci circonda, del mondo. I giovani sono la pupilla dei nostri occhi, aveva detto il Papa sbarcando in Brasile, e aveva aggiunto: noi, come curiamo i nostri occhi?

Bruno Boccaletti

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Ti potrebbe interessare