È la televisione a influire maggiormente sulla formazione dell'opinione pubblica degli svizzeri, in particolare a sud delle Alpi, davanti alla carta stampata, alla radio e ai media online. È quanto emerge dalla prima indagine pubblicata martedì su un nuovo portale trilingue, concepito dall’Ufficio federale della comunicazione (UFCOM) per descrivere il grado di influenza dei media sulla popolazione.
Dall’indagine, si legge in un comunicato, emerge un paesaggio mediatico “diversificato e performante”, nonostante condizioni di mercato difficili e “una tendenza inquietante alla concentrazione”. Concentrazione che, secondo gli autori, non rappresenta tuttavia il pericolo che un’impresa influenzi oltremisura la popolazione.
Anche se l'offerta mediatica è nettamente più ampia nella Svizzera tedesca rispetto a quella francofona e italofona, secondo gli autori dello studio il pubblico dispone ancora di sufficienti alternative per soddisfare il bisogno di informarsi.
A farla da padrona in questo ambito è la televisione, soprattutto nella Svizzera latina e ancor più in Ticino e Grigioni italiano, mentre i media online chiudono la classifica. Va comunque rilevato come quello televisivo sia un pubblico sempre più anziano, mentre i giovani si informano maggiormente attraverso internet.
A livello aziendale la più influente resta la SSR, davanti a Tamedia (nella Svizzera italiana, alle spalle della RSI troviamo il Corriere del Ticino); prendendo in considerazione il singolo organo di stampa, a guidare la classifica è invece il gratuito 20 Minuti nelle tre lingue, che la spunta sui programmi radiofonici e televisivi della SSR.
ATS/ludoC
La TV, mezzo più influente in Svizzera
Telegiornale 13.11.2018, 21:00