Gallery image - Londra, parla Julian Assange
Il fondatore di Wikileaks Julian Assange è apparso per la prima volta in due mesi in pubblico sul balcone dell'ambasciata ecuadoriana a Londra. «L'Ecuador, una coraggiosa nazione, ha preso una posizione per la giustizia» ha detto rivolgendosi ai presenti.
"Chi minaccia Wikileaks minaccia la libertà d'espressione"
«Grazie all'America Latina per aver difeso il diritto di asilo e grazie al popolo Usa, britannico, australiano e svedese per avermi appoggiato anche se i loro governi non lo hanno fatto», ha aggiunto Assange, precisando che gli Stati Uniti devono rinunciare alle minacce a Wikileaks. «Chi minaccia Wikileaks minaccia la libertà di espressione», ha sottolineato.
"Bradley Manning è un eroe e deve essere liberato"
Riferendosi poi al giovane militare americano in carcere negli Stati Uniti con l'accusa di essere la fonte di Wikileaks, Assange ha dichiarato «Bradley Manning è un eroe e deve essere liberato».
La condanna delle Pussy Riot
Assange, che ha parlato per sei-sette minuti, si è poi soffermato sulla vicenda delle Pussy Riot, il gruppo punk condannato venerdì a due anni di carcere per “teppismo motivato da odio religioso”. La condanna è un esempio di ''unità nell'oppressione'', ha detto; «C'è unità nell'oppressione. Ci deve essere determinazione unità nella risposta».
Gallery video - Londra, parla Julian Assange