Mai così tanti castori in Svizzera

Il castoro è un animale che era praticamente scomparso in Svizzera all'inizio del Diciannovesimo secolo a causa della caccia intensiva. Il roditore è stato al centro di una strategia che dagli anni ‘50 l’ha reintrodotto con successo nell’ambiente. Oggi in Svizzera ci sono quasi 5’000 esemplari, ma la specie è ancora in pericolo.

Lungo fino a un metro e con un pero che può raggiungere i 25 chilogrammi, il castoro è attivo al crepuscolo. Lo scorso anno non figurava più sulla lista delle specie in pericolo, dato che ha ripreso pienamente il suo posto in Svizzera, dove tutta in alcuni casi sta cambiando il paesaggio.

Lo si vede bene, per esempio, a Marthalen, nel Canton Zurigo, dove questo grande roditore ha trasformato un piccolo ruscello in un vero e proprio paesaggio palustre, al cui centro troneggia la sua tana.

Secondo Caroline Nienhuis del Servizio di consulenza sul castoro del Canton Zurigo, è importante che l'animale si sia ristabilito in Svizzera: “Molti studi internazionali svolti sia in Europa che in America dimostrano che l'arrivo del castoro in un'area porta con sé una crescita anche di altre specie animali. C'è semplicemente più biomassa. Qui a Marthalen, per esempio, da quando c'è il castoro c'è una delle più grandi aree di riproduzione della rana alpina”.

In Svizzera, l'ultimo castoro era stato abbattuto Diciannovesimo secolo. L'animale era molto ricercato per la sua carne e per la sua pelliccia molto calda. La secrezione di alcune sue ghiandole, il cosiddetto castòreo, era anche usata come medicinale.

Il successo della reintroduzione

A partire dagli anni '50, il castoro è stato reintrodotto in Svizzera e gli è stato assegnato un habitat. Con successo, come dimostrano le ultime statistiche dell'Ufficio federale dell'ambiente: la popolazione di castori in Svizzera è progressivamente passata dai 111 esemplari del 1978, agli oltre 450 del 1993 per poi salire a 1’600 quindici anni fa a 4’900 l'anno scorso.

Il castoro, però, non è apprezzato da tutti: abbatte gli alberi, fa sprofondare il terreno con le sue dighe e scava tane. Se la popolazione aumentasse eccessivamente, sorgerebbero dei problemi.

“Una volta che i territori sono colonizzati e vicini l’un l’altro, non c'è più spazio per altri castori. Si verifica quindi quello che definiamo uno stress di densità.... Le femmine si riproducono meno spesso e hanno meno cuccioli”, spiega Caroline Nienhuis. Questo fenomeno porta poi a una riduzione del numero di castori: un fenomeno già osservato in alcune aree in Svizzera.