Il Consiglio della BCE, su pressione dei ministri delle finanze dei Ventotto, ha adottato a metà febbraio una dichiarazione d’intenti che prelude all’imminente ritiro dei biglietti da 500 euro. È infatti “convinzione sempre maggiore” dell’istituto centrale che le grosse banconote “siano utilizzate per scopi criminali”, in particolare evasione fiscale, riciclaggio e persino terrorismo.
Una strada che la Svizzera non intende però seguire, come hanno recentemente ribadito i vertici della BNS. «Le banconote da 1'000 franchi continuano ad essere molto utilizzate per i pagamenti e per costituire riserve di valori», ha precisato Walter Meier, portavoce della BNS. Tesi sostanzialmente condivisa nel nostro servizio dall’economista ticinese Amalia Mirante (USI-SUPSI).
Su questa questione tvsvizzera.it ha interpellato Gian Gaetano Bellavia, commercialista milanese e consulente di varie procure italiane in tema di riciclaggio, che ha illustrato la problematica in Italia.
Leonardo Spagnoli