Svizzera

Minacce a Ringier, condannato

L’uomo dopo la strage a Charlie aveva telefonato al gruppo dicendo: potrebbe accadere “qualcosa di simile a Parigi”

  • 4 giugno 2015, 18:52
  • 7 giugno 2023, 09:21
La newsroom Ringier dove si confezionano Sonntagsblick, Bilck, Blick am Abend e blick.ch

La newsroom Ringier dove si confezionano Sonntagsblick, Bilck, Blick am Abend e blick.ch

  • Keystone

È stato condannato ad una pena pecuniaria sospesa per pubblica intimidazione l'uomo, un 43enne turco residente a Zurigo, che lo scorso 21 gennaio - due settimane dopo l'attacco alla redazione di Charlie Hebdo - con una telefonata anonima ha minacciato il gruppo editoriale Ringier che, tra gli altri, pubblica il Blick. Potrebbe accadere "qualcosa di simile a Parigi", aveva detto.

Il reo, identificato tre ore dopo la telefonata, era stato fermato in un quartiere a nord di Zurigo. La polizia era intervenuta con un'unità speciale ed aveva isolato tutti gli accessi alla sede di Ringier.

Il 43enne è pure stato condannato per danneggiamento perché, durante la detenzione preventiva, ha demolito le suppellettili della cella.

Diem/ATS

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