Il Nazionale ha accettato martedì con 88 voti contro 87 (e dieci astensioni) l'iniziativa parlamentare del democentrista Walter Wobmann con cui, riprendendo pedissequamente il testo di quella approvata dal popolo in Ticino, si vieta d'indossare velo integrale, burqa e simili in tutto il territorio svizzero.
A nulla è dunque valso l'appello della relatrice della commissione, la socialista Valérie Piller Carrard, la quale ha ricordato come la dissimulazione del volto per motivi religiosi sia nella Confederazione pratica molto rara e che quindi non rappresenti un problema tale da dover essere risolto a livello legislativo. Ad essere interessato, secondo il liberal-radicale Kurt Fluri, l'altro relatore, sarebbe tutt'al più un piccolo numero di turiste e una proibizione avrebbe ricadute negative sul turismo. Tesi, questa, contestata dalla leghista Roberta Pantani, a detta della quale a sud delle Alpi non v'è stata flessione -anzi- degli arrivi dai paesi arabi quest'estate, ovvero da quando è entrata in vigore la modifica della Costituzione cantonale.
La palla passa ora nel campo della Camera dei cantoni.
ATS/dg
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