Il Consiglio federale non esclude che il numero degli effettivi delle guardie di confine possa essere aumentato di una sessantina di unità, qualora dovesse essere creata un’agenzia europea della guardia costiera e di frontiera.
Rispondendo a un’interpellanza del consigliere agli Stati Thomas Minder, il Governo ricorda che l’agenzia sarebbe operativa dal 2020 e avrebbe un migliaio di agenti di vari Stati. La Svizzera sarebbe chiamata a mettere a disposizione il 3% del personale per il controllo delle frontiere esterne dello spazio Schengen. Già oggi il corpo delle guardie di confine collabora con Frontex fornendo personale: mediamente sei collaboratori a tempo pieno.
ats/mas