Il Consiglio federale, di fronte al fatto che la Svizzera con il 58% di immunizzati è in ritardo sugli altri paesi in materia di vaccinazione, ha deciso di avviare quella che definisce “un’offensiva di vaccinazione” destinata soprattutto gli indecisi. Le misure poste in consultazione prevedono: una settimana nazionale, unità mobili supplementari, offerte d’informazione personale e buoni per consulenze coronate da successo (ogni nuovo vaccinato potrà indicare una persona che ha avuto un ruolo importante alla quale sarà spedito un buono da 50 franchi).
Intanto il Governo venerdì, respingendo le richieste di proroga arrivate anche da due commissioni parlamentari, ha deciso che dopo il 10 ottobre non vi saranno più test gratuiti per tutte le persone sopra i 16 anni. Fino alla fine di novembre la Confederazione finanzierà i test di chi ha ricevuto la prima dose vaccinale, ma non hanno ancora ottenuto il certificato.
Una nuova terapia contro il Covid-19 è ora disponibile in Svizzera ed è basata sugli anticorpi sviluppati dalla Humabs Biomed di Bellinzona. La Confederazione ha acquistato 3'000 dosi di Sotrovimab che sono pronte per essere somministrate ai pazienti. L’efficacia, purché il preparato venga iniettato nello stadio iniziale della malattia, sembra molto alta. Ciò che dovrebbe permettere di evitare ospedalizzazioni e decessi tra coloro che si infettano e si ammalano.
di Diego Moles, Yara Rossi