Due Tiger F-5 della Patrouille Suisse si sono toccati in volo venerdì durante un'esercitazione nei cieli della Svizzera centrale. E da uno dei velivoli si è staccato un pezzo che è finito su una casa, dove una persona è rimasta leggermente ferita.
Un incidente analogo si era già verificato nel 2016 nei Paesi Bassi. E così come allora, si accende il dibattito sull'attività e sull'esistenza della pattuglia acrobatica in Svizzera. La consigliera nazionale socialista Franziska Roth, membra della Commissione di sicurezza che si occupa anche di esercito, non chiede di sospendere del tutto le esibizioni aeree, ma - interpellata da SRF - sostiene che tutti i voli dovrebbero essere eseguiti solo in zone non edificate, per esempio sopra i laghi, già zona di allenamento.
Fa parte della commissione anche il consigliere nazionale UDC Thomas Hurter, che ha però un'opinione opposta: "Non è possibile applicare questa restrizione - ribatte - se si impedisce di volare in alcune zone, allora sarà praticamente impossibile operare con la pattuglia. La morfologia elvetica è quella che è".
Non si tratta comunque soltanto di sicurezza. La Patrouille Suisse dovrà affrontare anche le incertezze dal punto di vista economico, come già successo dieci anni fa: il ricambio degli aerei attuali, infatti, è stato rallentato dal Parlamento. Ma la questione rimane aperta.