Il Gruppo interdipartimentale di coordinamento per la lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, istituito sei anni fa dal Consiglio federale, ha pubblicato lunedì il rapporto concernente il 2017.
Vi si rileva un legame in crescita tra le attività per ripulire i capitali e la corruzione, meno del 10% delle notifiche un decennio fa e ora più del 23% del totale, crescita però dovuta soprattutto a tecniche d'individuazione più raffinate. Se il 90% del riciclaggio da corruzione è da imputare ad attività criminali all'estero, il 10% coinvolge società elvetiche.
Una costante è la diversificazione dei canali per sciacquare il conquibus, che ne rende ancora più complicata l'individuazione: lo si scopre spesso su segnalazione dei danneggiati o grazie al giornalismo d'inchiesta.
Premesso che si può e si deve fare di più, l'arsenale di cui la Svizzera si è dotata è comunque efficace, si constata nel documento.
ATS/dg