Rasenta ormai la soglia dei 35 milioni, sulla base dei dati più recenti della Johns Hopkins University, il numero delle persone finora infettate nel mondo dal Covid-19.
Intanto poco più della metà degli svizzeri (54%) si degli svizzeri si farebbe vaccinare volontariamente contro il coronavirus. A dirlo è un sondaggio del gruppo Tamedia, pubblicato domenica mattina sul Matin Dimanche e sulla SonntagsZeitung. Un’eventuale vaccinazione obbligatoria convince invece solo 32% degli intervistati e ben il 62% si dice esplicitamente contrario a un obbligo.
Sempre sui domenicali, questa volta la NZZ am Sonntag, le principali associazioni economiche svizzere chiedono un allentamento delle norme federali sulla quarantena di 10 giorni: la vorrebbero ridotta o abolita. Lo evidenzia una serie di interviste fatte all’Unione padronale svizzera, all’Unione svizzera delle arti e dei mestieri (USAM) e a EconomieSuisse. Le richieste giungono per le conseguenze accusate dalle piccole e medie aziende a causa delle assenze per quarantena del personale; soprattutto se ripetute.
Continuano a migliorare nel frattempo le condizioni del presidente statunitense Donald Trump, contagiato dal coronavirus. Il team che sta curando il presidente è infatti "cautamente ottimista": lo afferma nell'ultimo aggiornamento il medico della Casa Bianca Sean Conley, precisando però che il presidente "non è ancora fuori pericolo".
Sul fronte dei contagi la Germania resta per il terzo giorno consecutivo sopra quota 2'000, facendo registrare 2'279 nuovi casi e 2 decessi. In Messico i 4'863 nuovi casi e i 388 decessi portano il totale delle vittime vicino alle 80'000 (78'880) e fanno del paese centroamericano uno dei più colpiti. Anche in Brasile continua la corsa dei contagi con 26'310 nuovi casi, 599 morti e un totale delle vittime salito a 145'987.
di Dario Lanfranconi e Alex Ricordi