Rapido aumento dei contagi in Svizzera

Il presidente Donald Trump lunedì ha affermato che da martedì (domani) inizieranno degli studi clinici su un possibile trattamento del coronavirus a New York, ribadendo la sua la convinzione che una combinazione di un farmaco antimalarico (idrossiclorochina) e l’antibiotico azitromicina potrebbero “fermare la pandemia globale”.

I casi di coronavirus negli Stati Uniti sono balzati a 42’200 con 520 morti: è la prima volta in un singolo giorno che i morti superano le 100 unità. Lo riportano i media americani.

“Supereremo questa sfida. Voglio che sappiate che i sacrifici che state facendo salvano vite umane” ha affermato da parte sua il presidente Donald Trump nella quotidiana conferenza stampa alla Casa Bianca.

Covid-19 non risparmia gli operatori sanitari in Ticino - L’intervista al medico di famiglia Vincenzo Liguori: “Siamo soldati in prima linea”

In Brasile i casi confermati di coronavirus lunedì sono 1’891 (+ 22% rispetto a domenica), e i decessi sono saliti a 34, (+36%), secondo l’ultimo bollettino del Ministero della sanità federale.

Lo Stato di San Paolo, il più popoloso del paese, continua a concentrare la grande maggioranza dei casi confermati (745) e dei decessi (30), seguito a larga distanza da quello di Rio de Janeiro, che registra 233 casi e 4 decessi.

Sempre il direttore del Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale della SUPSI Luca Crivelli è intervenuto anche su una possibile esplosione dei costi sanitari, in riferimento ai premi di cassa malati: “È difficile fare previsioni perché non sappiamo quanto durerà la crisi, è però vero che se da una parte abbiamo gli ospedali Covid-19 che straripano di pazienti, dall’altra non sappiamo quali saranno le tariffe per corrispondere le energie investite nella cura di questi pazienti, così come non sappiamo quanto pesano in meno le cure elettive che sono state sospese. Non so quindi se alla fine il bilancio parlerà di una crescita dei costi della salute o di una diminuzione, quello che è sicuro è che la crisi economica che l’emergenza porterà con sé renderà molto difficile affrontare un ulteriore aumento dei premi. Sarà quindi importante che la politica pensi già sin d’ora a degli ammortizzatori, e penso in particolare alle riserve delle casse malati che dovranno essere utilizzate per mitigare l’eventuale aumento dei costi dell’anno prossimo”.

Il premier britannico Boris Johnson ha chiesto a tutti i cittadini del rimanere a casa per evitare il propagarsi del coronavirus. Tutti i commerci non essenziali e i punti di ritrovo come le palestre e i parchi gioco dovranno rimanere chiusi. Alle persone sarà concesso lasciare le proprie abitazioni solo in caso di necessità primarie, come andare a lavorare, fare la spesa o recarsi dal medico. Sono vietati gli assembramenti superiori alle due persone, che dovranno comunque mantenere una distanza minima di due metri.

“La polizia interverrà per fare rispettare queste regole e per sanzionare chi non le rispetta” ha dichiarato Johnson in un messaggio televisivo alla nazione, spiegando che queste misure saranno in vigore per almeno tre settimane. Finora nel Regno Unito si contano più di 6’700 contagi e oltre 330 morti.

L’emergenza Covid-19 in Ticino durerà ancora a lungo, ma gli effetti delle misure decise dalle autorità, delle limitazioni alla libertà e degli appelli cominciano a farsi sentire. Non tanto nei numeri, ma nell’atteggiamento con cui la popolazione sta affrontando la pandemia. “La gente comincia a capire“ ha sottolineato alla RSI il medico cantonale Giorgio Merlani intervenendo nel corso della trasmissione speciale dedicata al coronvirus proposta su RSI LA 2.

Il medico cantonale, imputando alcune sue affermazioni agli effetti della stanchezza, ha assicurato che nulla viene nascosto alla cittadinanza. Ha nuovamente esortato tutti a rispettare la distanza sociale rinnovando l’invito a restare a casa alle persone a rischio. L’obiettivo, ha ricordato, è fare in modo che gli ospedali non siano chiamati ad occuparsi di un numero elevatissimo di malati in un breve periodo.

Durante lo speciale informativo sul coronavirus, in onda su RSI La2 a un mese dal primo caso accertato in Ticino, il direttore del Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale della SUPSI, è intervenuto sulla risposta sanitaria finora messa in campo nel Cantone, elogiandola: “È stato fatto anche l’impossibile, per di più con grande tempismo e giocando d’anticipo. L’idea geniale è stata quella di separare, per quanto possibile, i pazienti Covid-19 da quelli affetti da altre patologie, una soluzione forse agevolata anche dalla geografia ospedaliera del nostro Cantone, spesso un po’ vituperata, il cosiddetto ospedale multisito dell’EOC e la presenza di cliniche private”.

Nonostante l’appello di molti medici, il Consiglio di Stato vallesano non impone l’isolamento: “Una decisione che spetta alla Confederazione”.

Le cifre sui contagi e sui decessi legati al Covid-19 diffuse dall’Ufficio federale di sanità pubblica non sono aggiornatissime. Per supplire alla mancanza di dati aggiornati un ricercatore dell’Università di Berna ha messo a punto un programma che riunisce i dati ufficiali diffusi dai cantoni e aggiorna il sito corona-data.ch secondo il quale in Svizzera vi sono già 8’772 persone positive e 115 decessi. L’ultimo aggiornamento della Confederazione parla invece di 8’060 e 66.

Il Consiglio di Stato del canton Ticino non farà marcia indietro sulla decisione di chiudere i cantieri e tutte quelle attività economiche che non offrono servizi necessari alla popolazione nella situazione d’emergenza. Le spiegazioni di Norman Gobbi al TG.

Il primo ministro francese Edouard Philippe ha annunciato stasera nuove restrizioni per contenere la diffusione del coronavirus. A partire da martedì, in Francia saranno vietati tutti i mercati all’aperto e ai cittadini sarà permesso di uscire di casa per al massimo un’ora al giorno e nel raggio di 1 chilometro dalla propria abitazione.

Le multe per i contravventori vanno da un minimo di 135 euro a un massimo di 3’700 euro e sei mesi di prigione.

Finora, in Francia, il Covid-19 provocato 860 morti e contagiato più di 20’000 persone.

Il Sudafrica sarà in isolamento per le prossime tre settimane per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Lo ha deciso il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa annunciando che sarà dispiegato l’esercito nelle strade per garantire il rispetto del lockdown. La misura entrerà in vigore a partire da giovedì mattina.

Lo ha anticipato Dick Pound, membro del Comitato Internazionale

Sono aumentati di 3’838 i casi di coronavirus accertati in Francia nelle ultime 24 ore, mentre i morti sono 186 in più. Lo ha reso noto il ministro della Salute, Olivier Véran.

Il totale è ora di 19’856 contagi e 860 decessi. Sono oltre 2’000 i pazienti ricoverati in rianimazione.

Le Olimpiadi di Tokyo 2020 verranno rinviate, probabilmente al 2021. A dirlo, a USA Today Sports lunedì, è il membro del Comitato Olimpico Internazionale Dick Pound. I dettagli verranno definiti nelle prossime quattro settimane. La notizia è riferita anche dalla BBC.

“Sulla base delle informazioni fornite dal CIO, il rinvio è stato deciso”, ha detto Pound in un’intervista telefonica. “I parametri per il futuro non sono stati determinati, ma i Giochi non inizieranno il 24 luglio, questo lo so”.

L’UEFA ha rinviato a data da stabilire gli atti conclusivi delle coppe europee.

Il canton Turgovia ha riaperto il vecchio ospedale di Frauenfeld, chiuso quattro settimane fa dopo l’inaugurazione di una nuova struttura. Il vecchio nosocomio, fungerà da centro Covid e disporrà di 200 letti consegnati lunedì dall’esercito. Cento posti saranno disponibili dal 1° aprile, gli altri una settimana più tardi. Il personale medico è tuttavia ancora insufficiente: le capacità potranno essere pienamente utilizzate solo con rinforzi esterni da parte dell’esercito e altri specialisti.

Il canton San Gallo ha registrato lunedì il primo decesso sul suo territorio legato al Covid-19. Si tratta di un uomo di 86 anni. Stando a un comunicato della cancelleria dello Stato soffriva di varie patologie.

Il canton di Vaud ha deciso di requisire le scorte esistenti di Plaquenil, farmaco a base di clorochina utilizzato nel trattamento della malaria e che potrebbe aiutare a curare il Covid-19. Sarà utilizzato in alcuni casi specifici fino a quando non saranno disponibili maggiori informazioni sulla sua efficacia.

La consigliera di Stato Rebecca Ruiz, responsabile del Dipartimento della sanità e dell’azione sociale, ha sottolineato che si tratta di un “trattamento sperimentale” e che la sua somministrazione sarà decisa “caso per caso”. Secondo il medico cantonale Karim Boubaker, la clorochina “è uno dei pochi trattamenti che può funzionare per i casi gravi”. Tuttavia, ha aggiunto, non c’è ancora “nessuna prova” dell’efficacia di questo farmaco, soprattutto in termini di prevenzione. “Stiamo effettuando studi dal vivo e le risposte giungeranno solo nelle prossime settimane”.

A causa dell’emergenza Coronavirus, che rende difficoltose anche le normali vie di diffusione, il dicastero vaticano per la comunicazione ha deciso di sospendere, a partire da giovedì, l’edizione a stampa dell’Osservatore Romano. La pubblicazione del quotidiano continuerà sul web e via email, con l’intento di riprenderne anche l’edizione stampata quando l’attuale situazione si sarà normalizzata.

Il Consiglio di Stato grigionese non ha cambiato idea sulla chiusura dei cantieri rivendicata dal Moesano dopo il passo fatto dal Ticino. Lo hanno ribadito lunedì a San Bernardino i consiglieri di Stato Peter Peyer e Marcus Caduff nonché il capo dello Stato maggiore di condotta cantonale Martin Bühler incontrando i granconsiglieri e sindaci di Mesolcina e Calanca. Assicurando tutto il sostegno di Coira alle vallate grigionitaliane, i rappresentanti del Governo retico hanno assicurato che anche in futuro sosterranno eccezioni regionali “purché - si legge in una nota - non costituiscano una violazione delle prescrizioni federali”.

Berna pensa a “finestre di crisi” regionali

Confermando che “non è opportuno intraprendere azioni individuali” data l’importanza di una condotta centralizzata dei provvedimenti contro il coronavirus da parte di Berna,i rappresentanti di Coira hanno comunicato alle autorità locali di aver preso atto che “la Confederazione sta esaminando la possibilità di creare “finestre di crisi” regionali”.

I rappresentanti regionali hanno lodato la collaborazione con le autorità cantonali e hanno confermato che, fatta eccezione per la richiesta di chiudere i cantieri, le regolamentazioni locali valide per la Moesa dove si seguono le disposizioni ticinesi hanno finora potuto essere attuate.

Tutti i partiti di Governo sostengono con decisione la posizione del Governo cantonale anche di fronte alla posizione critica dell’Ufficio federale di giustizia secondo il quale l’ordine di chiusura di cantieri e industrie è contrario al diritto superiore.

In un comunicato Bixio Caprara (presidente PLR), Michele Foletti (capogruppo Lega), Fiorenzo Dadò (presidente PPD) Laura Riget e Fabrizio Sirica (copresidenti PS) sottolineano che il “Ticino non rifiuta di applicare le misure decise del Consiglio federale bensì ne propone un’applicazione più restrittiva in considerazione della specifica situazione nel Cantone e privilegiando la salvaguardia della salute pubblica e dell’operatività delle strutture ospedaliere”.

Un concetto simile viene espresso anche in un appello dal Ticino indirizzato al Consiglio federale. ”Il consigliere federale Alain Berset, in una recente visita a Bellinzona, ha dichiaro che il Ticino è “pioniere” nella lotta al Covid-19. Se questo è vero, lodevoli consiglieri Federali, vi chiediamo non solo di sostenere il Ticino fino in fondo nelle sue azioni, ma di approntare quanto prima un’analoga strategia per tutta la Confederazione. Del resto è già accaduto nel corso di questa crisi che i Cantoni facessero da apripista per l’intero Paese”, si legge nel testo sottoscritto da numerose personalità, da Stefano Artioli a Ettore Vismara, passando dai membri della deputazione, ma pure da medici, economisti, rappresentanti di aziende e categorie professionali.

In Italia, per il secondo giorno consecutivo, subiscono una flessione sia l’aumento dei malati che quello delle vittime. Dai dati della Protezione Civile emerge che sono 3’780 i positivi in più in 24 ore (ieri erano 3’957). Le vittime in un solo giorno sono invece 601, mentre l’aumento domenica era stato di 651. Il totale dei malati ha superato quota 50’000, attestandosi a 50’418, mentre il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 63’927.

I dati migliorano pure in Lombardia: rispetto a ieri cala la crescita sia dei contagiati che dei decessi: i pazienti positivi sono 28’761, 1’555 in più rispetto a ieri, e le persone morte sono 3’776, 320 in più. Ieri c’era stato un aumento di 1’691 casi, mentre i morti erano stati 361. Lo ha riferito l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera, aggiungendo che le persone ricoverate in terapia intensiva sono 1’142, 41 in più rispetto a ieri.

Coronavirus: i rapporti tra cantoni e Confederazione a volte stridono ma, secondo l’esperto Adrian Vatter, da questa situazione le istituzione trarranno diversi insegnamenti

Trovare un impiego e dimostrare di averlo fatto è un’impresa quasi impossibile, ma il Canton Ticino è corso ai ripari

“L’emergenza sanitaria, anche per noi, è la questione principale: prima ne usciamo meglio è anche dal profilo economico”. A dirlo alla RSI è il direttore dell’Associazione delle industrie ticinesi (AITI) Stefano Modenini, che però mette in guardia su un eventuale prolungamento oltre questa settimana: “Ci troveremmo in una situazione difficile, prima di tutto dal punto di vista economico, ma poi anche dal punto di vista del diritto. Il rischio è quello di non ricevere le indennità per lavoro ridotto”. Ascolta le parole del direttore di AITI.

L’esperto in malattie infettive Christian Garzoni: “La situazione è stabilmente critica, dobbiamo tutti rispettare le misure per far scendere la curva dei contagi”

L’approvvigionamento di mascherine sanitarie in Svizzera è assicurato per diverso tempo. La disponibilità deriva dal permesso rilasciato dal Laboratorio Spiez per 10 milioni di esemplari, nonostante la data di scadenza superata.

Le mascherine verranno ora distribuire dalla Farmacia dell’esercito, ha comunicato oggi l’Ufficio federale della protezione della popolazione (UFPP). Carenze di questo materiale sono quindi per ora scongiurate. Inoltre, secondo l’Ufficio federale della sanità pubblica, le mascherine possono essere indossate più a lungo di quanto inizialmente comunicato (fino ad otto ore, e non più fra le due e le quattro).

Lunedì è stato dimesso dall’ospedale San Matteo di Pavia il Paziente 1, il 38enne di Codogno ritenuto il primo caso accertato di coronavirus in Italia.

Mattia, questo il suo nome, la sera del 19 febbraio era stato ricoverato nel presidio ospedaliero della cittadina del Lodigiano per poi essere trasferito tra il 21 e il 22 in condizioni disperate nella rianimazione dell’ospedale pavese. Lo scorso 9 marzo ha cominciato a respirare autonomamente.

Lunedì è stato annunciato il primo morto per coronavirus a Soletta: un 90enne che soffriva già di altre patologie è deceduto in un ospedale del cantone. In totale, le persone contagiate dal virus sono 95, indica la cancelleria cantonale in una nota.

Da mercoledì, presso una scuola cantonale di Lucerna, dovrebbe essere possibile effettuare test per il coronavirus direttamente dalla propria auto. Il Cantone, con questa sorta di “drive-in”, vuole aumentare il numero di analisi.

Secondo quanto comunicato oggi dalla Cancelleria di Stato cantonale, non verranno però permessi test di massa, ma solamente in seguito a un consulto medico. Il tampone faringeo verrà effettuato da personale Spitex direttamente attraverso il finestrino e analizzato in un laboratorio vicino. La procedura verrà in questo modo abbreviata di un giorno e il rischio di contagio minimizzato.

“La furia del coronavirus mostra la follia della guerra. Ecco perché oggi chiedo un cessate il fuoco globale e immediato in tutti gli angoli del mondo. È tempo di bloccare i conflitti armati e concentrarsi sulla vera lotta delle nostre vite. Alle parti in guerra dico: ritiratevi dalle ostilità”. È il messaggio lanciato dal segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. “Non dimentichiamo che nei Paesi devastati dalla guerra, i sistemi sanitari sono crollati”, ha aggiunto.

Il preannuncio di lavoro ridotto legato all’emergenza coronavirus da oggi, lunedì 23 marzo, può essere compilato unicamente online attraverso

. Al termine della procedura viene generato un file PDF da stampare, firmare e inviare all’Ufficio giuridico della Sezione del lavoro (Piazza Governo 7, 6501 Bellinzona) ai soli fini di comprova della firma originale della ditta.

La novità è stata introdotta dal cantone data la mole di richieste già pervenute (le aziende che hanno spedito il preannuncio non devono compilare il modulo online).

I lavoratori indipendenti che subiscono una perdita di guadagno a causa delle misure decise dalle autorità per combattere il coronavirus possono essere indennizzati attraverso le indennità per perdita di guadagno (IPG). Le indennità sono assegnate su base giornaliera e in analogia con la legislazione sulle indennità di perdita di guadagno. Maggiori informazioni e formulari sono disponibili al sito dello IAS.

Sono “oltre 200mila gli europei bloccati all’estero” a causa dell’epidemia del coronavirus, e che aspettano di essere rimpatriati. Lo ha detto l’Alto rappresentante dell’UE, Josep Borrell, spiegando che il numero è in continua evoluzione

Il primo test sul coronavirus a cui si è sottoposta la cancelliera tedesca Angela Merkel è risultato negativo. Lo rende noto il portavoce Steffen Seibert. Verranno eseguiti ulteriori test.

Il forte calo del traffico frontaliero - sceso del 70% nel giro di un mese - ha portato l’Amministrazione federale delle dogane a decidere la chiusura di altri tre valichi tra il Ticino e l’Italia: Brusata, Dirinella (chiusura totale) e Gandria (chiusura dalle 20 alle 5). Da lunedì 23 marzo 2020 alle 23 i passaggi saranno pertanto concentrati sui 5 principali valichi: Chiasso Brogeda, Chiasso strada, Madonna di Ponte, Ponte Tresa e Stabio. Per quanto riguarda il traffico delle persone, restano valide le restrizioni relative all’entrata. Lo svolgimento del traffico merci non subirà restrizioni.

Alle persone che lavorano nel settore sanitario o esercitano professioni di pari importanza sono riservati valichi di confine e corsie speciali a Chiasso Brogeda (autostrada). Lo stesso vale per il trasporto di merci importanti (materiali per impiego sanitario, generi alimentari, merci deperibili ecc.).

L’elenco dei valichi di confine aperti e delle corsie speciali è pubblicato sul sito Internet dell’AFD e aggiornato se necessario.

Le Aziende Industriali di Lugano (AIL) SA comunicano che, vista la delicata situazione che i clienti si trovano ad affrontare, i termini di pagamento delle bollette di elettricità, acqua e gas sono stati dilazionati a 60 giorni.

Nel contempo è stato chiuso anche il punto di consulenza presso il Centro operativo di Muzzano. Resta a disposizione il Contact Center (058 470 70 70), dal lunedì al venerdì (08:30 – 12:00 e 13:30 – 17:00) e per email all’indirizzo info@ail.ch.

Per stimare le dimensioni delle cosiddette infezioni “nascoste” di coronavirus, un gruppo di ricercatori cinesi dell’università di Huazhong ha sviluppato un modello con i dati clinici ricavati da 26’000 casi confermati in laboratorio, riportati a Wuhan, città epicentro dell’epidemia. Nello studio pubblicato sul sito medRxiv (che ospita gli articoli che non hanno ancora superato l’esame della comunità scientifica), si indica che fino al 18 febbraio erano circa 37’400 le persone positive al virus a Wuhan, di cui le autorità non erano a conoscenza. La maggior parte di questi casi non rilevati erano asintomatici o con pochi sintomi, ma ancora contagiose. “Secondo le nostre stime più prudenti almeno il 59% delle persone positive è rimasto fuori e, senza essere testato, ha potuto contagiare altri”, ha spiegato Wu Tangchun, coordinatore dello studio. “Ciò potrebbe spiegare perchè il virus si sia diffuso così rapidamente nella provincia dell’Hubei e perchè sta circolando nel resto del mondo”, continua.

Anche in periodo di epidemia da coronavirus le vittime della violenza domestica possono rivolgersi alla polizia e agli appositi consultori, che restano operativi in tutti i cantoni. Lo segnala un comunicato odierno dell’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo (UFU). Per il momento i Cantoni non rilevano ancora peggioramenti sostanziali della situazione, ma gli esperti temono che possa esserci un aumento della violenza domestica per via dell’insicurezza generale e della mancanza di possibilità di rifugio in caso di conflitti tra le mura di casa, scrive l’UFU. I consultori cantonali continuano a fornire sostegno alle vittime. Alle persone che non sono al sicuro in casa propria è tuttora offerta assistenza nella ricerca di un alloggio protetto, ad esempio in una casa di accoglienza per donne maltrattate. La situazione attuale - sottolinea l’UFU - non ha ripercussioni nemmeno sul perseguimento penale: la polizia può continuare a ordinare l’allontanamento di una persona violenta dalla propria abitazione e segnalare alle autorità competenti i casi in cui sono minacciati bambini.

Hans-Peter Lenz, responsabile del Centro di gestione delle crisi del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), durante l’odierna conferenza stampa a Berna ha fatto il punto sugli svizzeri bloccati in un Paese straniero. Al momento si è a conoscenza di 15’000 viaggiatori: “Sarà la più grande operazione di recupero mai realizzata dalla Svizzera”, ha detto il funzionario.

Si stanno organizzando diversi voli di ritorno da Paesi dell’America Latina. Circa 750 persone dovrebbero essere riportate in patria con dei charter da Perù, Colombia e Costa Rica. La priorità, ha proseguito Lenz, viene data ai turisti, poi agli svizzeri stabiliti all’estero.

Tom Hanks e la moglie Rita Wilson si sentono meglio due settimane dopo aver accusato i primi sintomi del coronavirus. Lo ha annunciato l’attore dal suo account su Twitter. Tom Hanks e la moglie Rita Wilson si sentono meglio due settimane dopo aver accusato i primi sintomi del coronavirus. Lo ha annunciato l’attore dal suo account su Twitter.

La polizia cantonale ticinese comunica che da martedì 24 marzo gli sportelli presso i Posti di polizia della Polizia cantonale saranno chiusi al pubblico. Per le urgenze si invitano i cittadini a rivolgersi direttamente alla Centrale Comune di Allarme (CECAL) tramite i numeri 117 o 112. Per richieste non urgenti va invece utilizzato il numero +41 848 25 55 55.

In relazione alle denunce vi è inoltre la possibilità di inoltrarle online cliccando questo indirizzo, mentre le multe disciplinari possono invece essere pagate online a questo link. Nei casi in cui è necessaria la presenza fisica di un’agente per pratiche inderogabili, vi è la possibilità di fissare un appuntamento mediante il numero +41 848 25 55 55.

Per agevolare le verifiche necessarie nei confronti dei lavoratori che entrano in Italia con mezzi propri, gli uffici di polizia di frontiera italiani hanno adottato alcune misure utili per agevolare il flusso dei veicoli. In particolare, sottolinea la polizia italiana, sono state individuate insieme agli Stati confinanti, corsie preferenziali e valichi dedicati a queste categorie di lavoratori affinché le operazioni di controllo e transito siano più veloci.

Visto l’impatto delle misure nazionali per far fronte al coronavirus sui trasporti in UE, la Commissione europea ha pubblicato linee guida per l’istituzione di corsie verdi o preferenziali per la circolazione delle merci. L’obiettivo è garantire il passaggio delle merci alla frontiera in 15 minuti al massimo; corsie aperte al trasporto di tutte le merci; la sospensione delle restrizioni dei Governi nazionali per i trasporti; e la riduzione delle formalità amministrative per i lavoratori dei trasporti di tutte le nazionalità.

Fuga in montagna dei ticinesi, lo Stato Maggiore Cantonale di Condotta (SMCC) reagisce. In merito alle raccomandazioni emanate dalle autorità cantonali e federali per l’emergenza coronavirus, e in particolare alla misura che invita la popolazione a non uscire dalla propria abitazione, chiede a tutti coloro che si trovano attualmente presso una casa secondaria di annunciarsi al più presto alla cancelleria del Comune di riferimento.

“Il Ticino (con la decisione di chiudere tutte le attività produttive non essenziali e i cantieri, ndr.) è andato oltre le proprie competenze. Queste disposizioni non sono conformi al diritto federale e quindi ci saranno delle conseguenze. Le aziende possono rifiutarsi di seguire queste regole. E ci saranno anche conseguenze sul lavoro ridotto”. È quanto ha dichiarato oggi, lunedì, a Berna Martin Dumermuth, direttore dell’Ufficio federale di giustizia, in merito alle nuove norme decretate dal Governo ticinese per contrastare l’epidemia di coronavirus.

“Il Consiglio federale ha emanato un’ordinanza che concerne tutto il paese, e il Ticino con la chiusura di tutte le attività produttive non essenziali è andato oltre le proprie competenze”, ha ribadito Dumermuth.

In merito alle disposizioni emanate dal Ticino, ieri il presidente del Governo ticinese, Christian Vitta, alla RSI aveva dichiarato: “.Sono in contatto con la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga, e sono fiducioso che da Berna sia possibile comprendere la decisione del Ticino, sono pure in contatto con la presidente della deputazione ticinese Marina Carobbio, che appoggia questa linea, e tutti insieme dobbiamo far capire a Berna che non possiamo aspettare 1 o 2 settimane per agire, attendendo che anche nel resto della Svizzera la situazione sia simile alla nostra”.

Le misure igieniche e di distanziamento sociale stabilite dal Consiglio federale per le imprese non vengono applicate dappertutto con sistematicità. Per questo, il maggior sindacato elvetico, UNIA, chiede la cessazione dell’attività economica per far fronte alla pandemia di coronavirus. È quanto affermato dalla presidente Vania Alleva. A suo dire, nel decidere di fermare tutto, il canton Ticino ha fatto la cosa giusta: “Si tratta di un passo logico”.

Il vaccino contro il coronavirus sviluppato dall’Agenzia Biomedica Federale Russa (FMBA) ha superato la prima fase di sviluppo e i suoi test dovrebbero terminare a luglio. Lo ha detto il capo dell’Agenzia Veronika Skvortsova, aggiungendo che il vaccino dovrebbe essere pronto in 11 mesi. Lo riporta l’agenzia Tass.

“La cancelliera sta bene”, lo ha detto il vicecancelliere Olaf Scholz a Berlino, in conferenza stampa, a proposito di Angela Merkel, che da ieri è in quarantena dopo aver scoperto che il medico con cui aveva avuto contatto venerdì scorso fosse positivo al contagio. “Oggi abbiamo lavorato con lei per video-conferenza in seduta di gabinetto”, ha spiegato Scholz.

I casi di coronavirus in Svizzera sono in rapido aumento. Secondo i dati pubblicati oggi dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) sono ora 8’060, ovvero 1’046 in più rispetto a 24 ore fa. Almeno 66 persone sono morte, indica l’UFSP, ma il dato è parziale (a causa delle divergenze nella comunicazione da parte dei vari cantoni). La fascia di età dei decessi va dai 32 ai 98 anni. L’età media dei decessi è di 85 anni.

La situazione più critica rimane quella in Ticino, con 1’165 persone in totale positive al virus e 11 morti nelle ultime 24 ore. L’incidenza della malattia (casi per 100’000 abitanti) in Ticino ha raggiungo il dato di 326,9. Il cantone italofono è seguito da Vaud (235,3) e Basilea Città (222,8).

Coronavirus in Svizzera: la curva epidemiologica e il numero di decessi in un colpo d’occhio

Il bilancio del coronavirus in Spagna si fa ancora più pesante: i casi di contagio comunicati dal Ministero della salute oggi sono 33’089 (ieri erano 28’572). Si sono registrati 462 nuovi decessi, portando il totale a 2’182.

Continuano a crescere, in Ticino, i casi di persone infettate dal coronavirus e il numero delle vittime: al momento le persone positive sono 1’165 e i morti 48. Gli ospedali ticinesi, per far fronte all’emergenza, hanno attualmente a disposizione, per la terapia intensiva, 105 posti letto. La RSI ha intervistato in merito il professor Paolo Ferrari, responsabile area medica dell’Ente ospedaliero cantonale (EOC):

La Turchia ha messo in isolamento 11’269 suoi cittadini rimpatriati negli ultimi giorni da Paesi stranieri come misura per prevenire rischi di diffusione del coronavirus. Lo ha annunciato il ministero della Gioventù e dello Sport di Ankara, Muharrem Kasapoglu. Queste persone sono attualmente ospitate in 36 dormitori studenteschi distribuiti in 23 province del Paese.

Sono passati due mesi da quando il Governo cinese ha ordinato la quarantena di Wuhan, città che è stato il primo focolaio dell’epidemia da coronavirus. Lo scorso 23 gennaio, il mondo ha assistito al primo “lockdown”, ovvero all’isolamento di una città di 11 milioni di abitanti, una misura senza precedenti nella storia.

La pandemia di coronavirus lascerà il segno nell’economia elvetica per l’anno in corso: lo prevedono gli economisti dell’istituto BAK di Basilea e di UBS, secondo i quali tuttavia la congiuntura dovrebbe registrare un balzo l’anno prossimo.

L’istituto basilese si attende una recessione a livello planetario a causa soprattutto del tracollo a livello di consumi privati. In Svizzera ciò dovrebbe tradursi in una diminuzione delle esportazioni di servizi, precisa una nota odierna del BAK, a causa in particolare della domanda in flessione nel settore del turismo.

A conti fatti, il PIL dovrebbe contrarsi secondo gli economisti basilesi del 2,5% quest’anno, a fronte di stime che prevedevano una crescita dell’1,3%. Se la pandemia dovesse essere superata in tempi brevi, nel 2021 si potrebbe però assistere a un balzo del 4,3%.

Niente manifestazioni in occasione del Primo maggio: l’Unione sindacale svizzera (USS) ha annullato oltre 50 eventi. Nelle attuali circostanze, non è possibile pianificare alcun raduno, afferma l’organizzazione. “Questo passo unico nella storia è doloroso ma inevitabile, alla luce dell’attuale pandemia”, si legge in un comunicato odierno.

In Brasile, sono saliti a 25 i morti per coronavirus, mentre sono 1’604 i casi confermati nei 26 Stati e nel Distretto Federale: i dati, comunicati dalle singole segreterie della Sanità statali, sono stati aggiornati la notte scorsa dal ministero della Sanità. La maggioranza delle vittime, 22, si concentra a San Paolo, mentre gli altri tre decessi si sono verificati a Rio de Janeiro.

Lo Stato Maggiore Cantonale di Condotta (SMCC), in relazione all’emergenza coronavirus, e allo scopo di supportare il personale sanitario all’interno delle case anziani e negli istituti di cura, invita i giovani che sono astretti principalmente al Servizio civile sostitutivo, segnatamente nel programma di interesse pubblico ‘Assistenza e cure’, ad annunciarsi al Centro regionale di Rivera. L’invito è esteso anche ai civilisti che hanno già assolto la totalità dei giorni di servizio.

È stata superata in Ticino la soglia dei 1’000 casi di coronavirus registrati: lunedì mattina erano per l’esattezza 1’165, secondo il bilancio complessivo aggiornato dal Cantone; ieri erano 939 (dunque +226). Il numero dei morti è invece passato dai 37 di domenica ai 48 di oggi, con un aumento di 11 persone decedute.

Nei Grigioni le morti legate al Covid-19 sono passate a 6, di cui almeno 3 grigionitaliane: due in Valposchiavo e una in Mesolcina. Le persone infettate sono 266 delle quali 27 ricoverate.

Il numero di casi accertati di coronavirus in Spagna si avvicina questa mattina alle 30’000 unità, mentre il bilancio dei decessi ha superato quota 1’800: è quanto emerge dal conteggio aggiornato alle 8:00 pubblicato dal quotidiano El Pais. Le persone guarite sono 2’575. Secondo il giornale ci sono adesso 29’909 contagiati nel Paese, mentre finora sono morte 1’813 persone.

Hong Kong ha deciso di vietare l’accesso ai turisti stranieri per frenare la diffusione del coronavirus, dopo un’impennata di casi di contagio importati. Lo hanno comunicato oggi le autorità dell’ex colonia britannica, dove si sono registrati 318 casi e quattro decessi.

Il numero di contagi confermati in Germania è salito a 22’672, mentre i morti sono 86. Sono i numeri comunicati questa mattina dall’istituto Robert Koch. Domenica i contagi erano 18’610, mentre i decessi 55.

I casi di coronavirus nel mondo si avvicinano oggi a quota 340’000, mentre il numero dei decessi ha giù superato la soglia delle 14’700 unità. I guariti sfiorano quota 99’000. È quanto emerge dall’ultimo bollettino diffuso dalla Johns Hopkins University. Per l’esattezza, i contagiati sono 339’259, il numero dei decessi ha raggiunto quota 14’706, mentre le persone guarite sono 98’834.

Singapore Airlines taglia il 96% della capacità di trasporto fino ad aprile dopo le restrizioni decise contro il coronavirus nel mondo, con alcuni Paesi che hanno vietato l’ingresso agli stranieri non residenti. Pertanto, si legge in una nota, 138 aerei sulla flotta di 147 resteranno a terra. La sua low-cost Scoot terrà operativi solo due aerei su 49.

La Cina registra zero nuovi casi interni di coronavirus, ma altri 39 contagi importati. Nei suoi aggiornamenti, la Commissione sanitaria nazionale (NHC) rileva nove decessi domenica, tutti a Wuhan, focolaio dell’epidemia diventata pandemia. A due mesi dalla quarantena di 60 milioni di persone, la provincia dell’Hubei e il suo capoluogo non hanno segnalato nuove infezioni in cinque giorni di fila. La Cina ha visto le infezioni salire a 81’093, di cui 5’120 ancora sotto trattamento; 3’270 i decessi e 72’703 i dimessi dagli ospedali, pari a un tasso di guarigione salito all’89,6%.

Le restrizioni nell’Hubei sono state via via allentate dopo la visita fatta il 10 marzo a Wuhan dal presidente Xi Jinping, la prima dallo scoppio della crisi. Il problema primario della Cina è diventato ora quello del blocco dell’ondata di ritorno, dei casi di Covid-19 importati dall’estero, saliti a 353.

Dei 39 di domenica, 10 fanno capo a Pechino, 10 a Shanghai, sei nella provincia del Fujian e in quella del Guangdong, due nello Shandong e nel Gansu, mentre uno nello Zhejiang, nell’Henan e nella municipalità speciale di Chongqing.

La Banca cantonale di Zurigo (ZKB) ha comunicato oggi che a causa della situazione straordinaria legata alla pandemia di coronavirus chiude temporaneamente numerosi sportelli. Sulla data di riapertura informerà a tempo debito. Rimarranno aperti solo gli sportelli centrali della banca ad Affoltern am Albis, Andelfingen, Bülach, Dielsdorf, Dietikon, Horgen, Kloten, Meilen, Oerlikon, Rüti, Uster, Wetzikon, Wiedikon, Winterthur e Zurigo città.

I Grigioni hanno risposto picche al Moesano, che chiedeva di imitare il Ticino, chiudendo cantieri e industrie. Il Governo retico afferma che le conseguenze finanziarie di questa misura non verrebbero assunte dalla Confederazione, ma sarebbe quindi la regione Moesa, o i comuni, a dover risarcire le imprese di costruzione per il danno cagionato. La polemica riguardante questo tema ha toccato più livelli: da un lato la popolazione del Moesano ha manifestato il proprio malcontento sui social, dall’altro i politici della valle hanno tacciato la posizione di Coira come inaccettabile.

I sindaci della Valchiavenna hanno deciso di scrivere una lettera - che partirà oggi - ai colleghi del Grigioni italiano e dell’Engadina, rivolgendo un appello affinché vengano chiusi tutti i cantieri di quelle valli. Questo perché li ritengono possibile fonte di contagio per i numerosi frontalieri, che poi potrebbero riportare la malattia nei comuni di domicilio. Il tutto assicurando un’eccezione per i lavoratori italiani che in Svizzera svolgono professioni in ambito sanitario.

Sono scattati ieri sera in Francia i primi provvedimenti di coprifuoco notturno, decretati dai prefetti delle Alpi Marittime, nel sud, e di Mulhouse, centro che si trova a poche decide di chilometri dal confine svizzero e da Basilea. Mulhouse è la località più colpita dal coronavirus in Francia, a causa di un raduno di circa 2’000 seguaci di una chiesa evangelica avvenuto nell’ultima settimana di febbraio.

Negli USA i casi positivi di coronavirus hanno superato quota 32’000, con almeno 400 morti. Lo si legge nel sito della Johns Hopkins. Otto gli Stati che hanno ordinato lo “stay home”, per un totale di 100 milioni di abitanti, quasi un americano su tre.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato in una conferenza stampa alla Casa Bianca sul coronavirus di aver attivato la Guardia nazionale per New York, California e Washington, i tre Stati USA più colpiti dall’epidemia. Trump ha anche comunicato di aver ordinato alla Fema, la protezione civile Usa, di realizzare urgentemente ospedali di campo per una capacità totale di 4’000 posti letto nei tre Stati più colpiti: New York (1’000 posti), Washington (1’000 posti) e California (2’000).

Sono scesi a 64 i nuovi casi di coronavirus registrati domenica in Corea del Sud, contro i 98 di sabato, portando il totale a 8’961: è il dato più basso da metà febbraio, ha riferito il Korea Centers for Disease Control and Prevention. Il Paese ha rafforzato le regole interne di condotta anticontagio (tra cui la distanza interpersonale) e sulla quarantena per gli arrivi dall’Europa. I decessi sono aumentati a 111. I casi confermati a Daegu e nel Gyeongsang del Nord, i due epicentri sudcoreani dell’infezione, sono saliti rispettivamente a 6’411 e a 1’256.