Votazioni in 14 cantoni

Zurigo sarà governata anche nella prossima legislatura da una maggioranza rosso-verde. Il rapporto di forza di sei seggi contro tre dei partiti borghesi è uscito confermato dalle elezioni comunali di domenica.

L’uscente socialista Corine Mauch ha nettamente sopravanzato il liberale-radicale Filippo Leutenegger che la sfidava per la poltrona di sindaco.

Cionondimeno, ci sono due mutamenti significativi nella composizione del nuovo Esecutivo: l’ecologista Karin Rykart prende il posto di Claudia Nielsen del PS, ritiratasi a un mese dal voto. E Andreas Hauri dei Verdi liberali scalza il PPD. Resta fuori nuovamente l’UDC.

I cittadini del canton Berna hanno anche dato via libera, con il 51,6% dei voti, a una nuova linea di tram tra la città e Ostermundigen, comune di oltre 17’000 abitanti immediatamente ad est della capitale, approvando un credito cantonale di 102 milioni di franchi. I lavori cominceranno al più presto nel 2022 e dureranno circa cinque anni. La linea di tram è destinata a sostituire quella dei bus, sempre affollatissimi.

Il nuovo Governo nidvaldese è tutto eletto al primo turno, con cinque riconfermati e due volti nuovi, e la sua composizione partitica rimane immutata: 3 PPD, 2 UDC e 2 PLR. I liberali-radicali speravano di riconquistare la terza poltrona persa nel 2016. La più votata è stata la PPD Karin Kayser. Seguono gli altri uscenti (Alfred Bossard, Othmar Filliger, Res Schmid, Josef Niederberger) e le new entry Michèle Blöchliger e Joe Christen.

Per quanto riguarda il rinnovo del parlamento cantonale, l’UDC ha continuato a subire l’erosione in corso dal 2010: come già nelle elezioni del 2014, ha perso due seggi, andati al PLR. Anche il PPD ha perso un mandato, come già successo quattro anni or sono, mentre entra in Parlamento l’indipendente Pierre Nemitz di Beckenried. La nuova composizione del legislativo cantonale, che conta 60 deputati, è quindi la seguente: PLR 17 seggi (+2), PPD 16 (-1), UDC 15 (-2), Verdi 8 (-), PS 3 (-) e un indipendente (+1). In corsa vi erano in tutto 158 candidati.

Il 62% dei votanti di Basilea Città ha accolto un’iniziativa dei Verdi liberali che riduce da 10 a 3 anni la durata delle rendite previdenziali versate agli ex rappresentanti del governo e presidenti dei tribunali. Non ha invece avuto storia il secondo oggetto in votazione oggi nella città-cantone: l’iniziativa vegana “per un’alimentazione equa e sostenibile” è stata respinta con il 67,1% di no. Chiedeva che in tutte le mense scolastiche e pubbliche venisse offerto un menu vegano al giorno. Il testo, combattuto sia dal parlamento che dall’esecutivo, chiedeva inoltre di promuovere l’alimentazione senza carne.

Il PBD conserva il suo seggio nel Governo glaronese. Il suo esponente Kaspar Becker ha infatti conquistato il mandato nell’Esecutivo lasciato vacante dal collega di partito Robert Marti, unico fra i ministri uscenti a non ripresentarsi agli elettori. Rieletti gli altri 4 consiglieri di Stato: Rolf Widmer del PPD (con 8’790 schede), Benjamin Mühlemann (8’722) e Andrea Bettiga (8’399), entrambi del PLR, e la rappresentante dell’UDC Marianne Lienhard (7’613). Fallito il tentativo dei socialisti di reinsediarsi in Governo con il loro esponente Christian Büttiker, che ha ottenuto solo 3’540 suffragi. Le elezioni per il Legislativo cantonale sî terranno invece il prossimo 10 giugno.

A Basilea Campagna i 16enni e gli stranieri residenti non avranno il diritto di voto a livello cantonale e comunale. I votanti hanno respinto due iniziative, rispettivamente con l’84,5 e con l’81,1% dei suffragi.

Attualmente i giovani tra i 16 e i 18 anni possono votare solo nel canton Glarona, mentre gli stranieri possono votare ed eleggere a livello cantonale nei cantoni di Giura e Neuchâtel e a livello comunale in diversi cantoni.

Il 55,2% ha invece detto “sì” alla restituzione di 30 milioni dal cantone ai comuni e l’86,3% “no” al possibile doppio ruolo di ministro cantonale e deputato federale. I membri del Governo non potranno pertanto sedere alle Camere.

I bernesi non vogliono che l piano di studi della scuola obbligatoria, applicato nella parte germanofona del loro cantone, venga sottoposto al Legislativo cantonale. Più del 75% dei votanti si è infatti espresso affinchè l’elaborazione dei piani rimanga affidata alla Direzione cantonale della pubblica istruzione. L’iniziativa popolare “Per un dibattito democratico - Votiamo sui piani di studio” è stata respinta con 281’080 voti contro 85’356. Il testo chiedeva di attribuire la facoltà di promulgare i piani al Parlamento e al popolo in caso di referendum.

Ancora uno smacco per gli avversari del Lehrplan 21, il piano di studi armonizzato della Svizzera tedesca per la scuola dell’obbligo. I votanti del canton Zurigo hanno infatti respinto con il 76,41% un’iniziativa che chiedeva di sottoporre i piani di studio al Parlamento cantonale e, in caso di referendum facoltativo, al popolo. Il tasso di partecipazione al voto è stato del 52,9%.

Il primo turno delle elezioni cantonali a Friburgo per sostituire la Verde Marie Garnier in Governo, ha premiato il PLR Didier Castella che ha superato di circa 2’400 preferenze la socialista Valérie Piller Carrard. Terza l’ecologista Sylvie Bonvin-Sansonnens e quarto l’UDC Ruedi Schläfli. Attualmente il Governo è composto da 3 PDC, 2 PS, 1 PLR e 1 verde.

I giurassiani, nel quadro di una procedura federale di consultazione, si sono pronunciati contro la possibile ubicazione di depositi di scorie radioattive nei vicini cantoni di Soletta e Argovia. Unici in Svizzera a potersi esprimere in materia a causa di un’apposita legge cantonale, i votanti si sono espressi con il 53,7% di voti contro il settore di insediamento “Giura est”, situato in territorio argoviese, e con quasi il 73% di “no” su un altro settore, situato nei cantoni Soletta e Argovia, a meno di una cinquantina di km dal confine giurassiano.

Gli elettori del Vallese hanno largamente accettato un’iniziativa popolare volta ad una revisione totale della costituzione cantonale, risalente al 1907. Il testo è stato accettato a larga maggioranza, con 83’502 voti contro 31’190. Il 61,6% dei votanti si è inoltre espresso per una revisione da affidare ad una specifica costituente, piuttosto che al Legislativo cantonale. La partecipazione al voto è stata del 55,24%.

Sarà necessario un secondo turno nel canton Uri per scegliere il nuovo landamano, ossia il presidente del governo. Nessuno dei due candidati ha infatti raggiunto la maggioranza assoluta richiesta. Barbara Bär (PLR) è finita dietro al collega di partito Roger Nager. La partecipazione al voto è stata del 38%. Il secondo turno si terrà il prossimo 22 aprile.

Da 20 anni a questa parte la scelta è sempre caduta sul vicepresidente: sarebbe quindi dovuto toccare a Barbara Bär. La scelta della “signora landamano” (“Frau Landamman”, secondo la denominazione ufficiale) è però stata contrastata dall’UDC, che ha puntato su un altro rappresentante del PLR, Roger Nager appunto.

Tre ministri uscenti hanno ottenuto la riconferma al primo turno delle cantonali ad Obvaldo: l’indipendente Josef Hess (con 11’111 voti), il popolare democratico Christoph Amstad (10’239 voti) e la liberale-radicale Maya Büchi-Kaiser (7’732 voti). Non ce l’ha invece fatta nessuno dei candidati aspiranti ai due seggi lasciati vacanti da un ministro uscente PPD e da un altro cristiano-sociale. La partecipazione alle elezioni è stata del 57%. Il secondo turno è previsto per l’8 aprile.

Il rinnovo del Parlamento ha premiato PS e UDC che hanno, entrambi, guadagnato due seggi. La nuova composizione del legislativo cantonale (55 membri) è la seguente: PPD 16 seggi (uno guadagnato grazie al congiungimento con la lista “Generation Engelberg”), UDC 15, PLR 8, PS 8, Partito cristiano-sociale (PCS) 8..

Non è riuscita nel canton Vaud l’iniziativa a favore del rimborso delle cure dentarie: promossa nel 2014 dal Partito operaio e popolare (POP) e da Solidarités (estrema sinistra), la proposta è stata bocciata nella misura del 57,5%. La partecipazione si è attestata al 55,6%.

Il testo prevedeva di instaurare un’assicurazione obbligatoria che avrebbe consentito di rimborsare ai pazienti le cure dentarie di base. La nuova prestazione - il cui costo era stato stimato a circa 300 milioni di franchi all’anno - sarebbe stata finanziata con un prelievo paritario sui salari analogo a quello già in vigore per l’AVS.

L’iniziativa voleva anche rafforzare la prevenzione, in particolare con la creazione di una rete di policlinici regionali. Sostenuta dalla maggioranza di sinistra del Consiglio di Stato, da Verdi, PS, PPD, sindacati e associazioni, la proposta è invece stata giudicata eccessivamente dispendiosa dai partiti borghesi.

I cittadini del canton Svitto hanno approvato, con una risicata maggioranza, un’iniziativa che esige trasparenza nel finanziamento dei partiti. I “sì” al testo, promosso dai Giovani socialisti, si sono infatti imposti con il 50,28% di “sì”. L’iniziativa prevede che tutte le formazioni politiche rendano pubblici i contributi che ricevono. Il cantone della Svizzera centrale diviene in tal modo il quarto a livello nazionale a dotarsi di una normativa in questo senso.

Gli elettori di Appenzello Esterno hanno approvato con il 72,5% dei voti il principio di una revisione integrale della costituzione del loro cantone. Il 64,3% ha peraltro accolto l’idea di affidare tale compito al Legislativo cantonale, piuttosto che ad una costituente. L’attuale carta fondamentale del cantone risale al 1995 ed è stata finora oggetto di 3 revisioni parziali.

Gli studenti argoviesi dovranno in avvenire rimborsare un terzo delle borse di studio erogate dal loro cantone. Una modifica di legge in questo senso è stata infatti accolta domenica dal 61,1% dei votanti. A seguito della revisione, un terzo dei sussidi sarà concessa sotto forma di crediti senza interesse da rimborsare entro 10 anni dalla conclusione degli studi.

I comuni sciaffusani beneficeranno di una maggiore autonomia circa la protezione della natura e del patrimonio. Gli elettori hanno infatti approvato, con il 52,6% di “sì”, una revisione di legge in materia, che regola anche in maniera dettagliata le sovvenzioni. La partecipazione al voto è stata del 68,44%.

Nella complementare in programma oggi per l’Esecutivo friburghese, Didier Castella (PLR) figura provvisoriamente in testa alla graduatoria delle preferenze. Dopo lo scrutinio di 100 comuni su 137, raccoglie infatti 11’499 voti. La socialista Valérie Piller Carrard segue con 9’903 preferenze. Al terzo posto l’ecologista Sylvie Bonvin-Sansonnens con 9’284 suffragi. L’elezione concerne il seggio lasciato vacante dalla ministra dimissionaria Marie Garnier (Verdi).

Gli elettori lucernesi hanno respinto con il 62% dei voti un’iniziativa socialista “Per alloggi accessibili a tutti”, che chiedeva che il cantone cedesse a questo scopo immobili e terreni a prezzi modici a enti di utilità pubblica e comuni.

La partecipazione al voto è stata del 54%. Il testo era avversato dal Parlamento e dall’Esecutivo cantonali.

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