Ticino e Grigioni

“La prevenzione passa dalle politiche sul clima”

Catastrofi naturali che hanno colpito la Svizzera nel corso del tempo hanno portato a nuove e importanti leggi ambientali, ma oggi cambiarle non serve secondo il geografo Emmanuel Reynard 

  • 25 giugno, 05:35
03:26

Catastrofi naturali in Svizzera: sguardo storico

SEIDISERA 24.06.2024, 18:22

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Di: Seidisera/sdr 

Non è la prima volta che una serie di catastrofi naturali colpisce la Svizzera: nella seconda metà dell’800 sono anzi state il motore di importanti leggi ambientali, come ha spiegato alla RSI il geografo Emmanuel Reynard. Cambiare strategia, secondo lo studioso, potrebbe non essere utile quanto prestare attenzione alle politiche sul clima.

“Attorno al 1830, fino al 1870 - spiega il geografo - c’è stata una serie di eventi che hanno colpito soprattutto le zone montane. In particolare, nel 1868 ci sono state delle piene in quasi tutta la Svizzera, o almeno la parte alpina. Dopo questo evento ci sono state delle perizie che hanno messo in luce l’impatto della deforestazione su queste piene. Qualche anno dopo, nel 1876, c’è stata la nuova legge federale sulla protezione delle foreste e un anno dopo, nel 1877, una legge federale sulla protezione contro le piene”.

Questi eventi catastrofici hanno dunque avuto un impatto sul piano legislativo e la Confederazione ha poi finanziato numerosi lavori di riforestazione e anche di costruzione di argini e dighe. Una strategia che è stata seguita molto a lungo, fino agli anni ‘80. Poi nel 1987, prosegue nel racconto Reynard, c’è stata un’estate con degli eventi di pioggia molto intensa. In particolare l’asse del Gottardo è stato interrotto per parecchi giorni e dopo questo evento si è nuovamente riflettuto se la legge che era stata seguita per più di un secolo era buona o meno. “Si è arrivati alla conclusione che bisognava anche lavorare sulla vulnerabilità, in particolare con la creazione di carte dei pericoli oppure con la messa in azione di piani di allarme, e questa è stata la nuova politica con una nuova legge federale del 1991 che è ancora quella attuale”.

Oggi è arrivato il momento di cambiare ancora strategia? “Dal punto di vista strategico, conclude lo studioso, non c’è tanto da cambiare perché tutta l’organizzazione che esiste a livello federale, ma poi anche a livello dei diversi Cantoni, funziona. Ciò che è cambiato è l’intensità e anche la frequenza di questi eventi idrogeologici o climatologici. Il problema è fare in modo che questi eventi intensi non succedano, ma questa è la politica climatica, dove certamente non facciamo abbastanza e dove siamo anche dipendenti a livello globale”.

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