Il Consiglio di Stato ha approvato nella sua seduta settimanale il messaggio con cui chiede al Gran Consiglio di liberare la seconda parte del credito – pari a 30 milioni di franchi – a favore della politica energetica cantonale per il periodo 2011-2020.
Il Parlamento aveva già approvato il 17 marzo 2011 la cifra totale, pari a 65 milioni. Questa risorsa finanziaria, si può leggere nel comunicato inviato da Bellinzona, permette “la concreta attuazione della politica energetica definita dal Piano energetico cantonale (PEC)”, incentivando, per esempio, un uso razionale della corrente elettrica, come pure la sua produzione da fonti indigene rinnovabili.
“I risultati ottenuti sinora”, prosegue il testo, “provano l’accresciuta sensibilità della popolazione e giustificano gli importanti investimenti in questo settore. La risposta dei cittadini all’offerta di contributi finanziari proposti a livello cantonale è molto positiva e dimostra che in quest’ambito si sta andando nella direzione auspicata dal PEC”.
mrj
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