"A gestire i soldi si impara da bambini"

“Imparare a gestire il proprio denaro è qualcosa che si impara come si apprende a scrivere, a leggere o fare tutte le altre cose”: a Pro Juventute ne sono convinti e per questo da quattro anni si recano nelle scuole dell’intera Svizzera.

“Crediamo che sia un’occasione educativa alla quale oggi non si può rinunciare. In Ticino siamo riusciti a raggiungere circa 2’200 bambini, dell’asilo e delle elementari”, ci spiega Ilario Lodi. “Già in tenera età i bambini sono in grado di affrontare questo tema, naturalmente attraverso i canali più appropriati: gioco, fiaba, racconto, ma anche attività didattiche”.

La formazione è importante, dunque, ma come prova lo studio presentato oggi , altrettanto se non di più conta l’esempio ricevuto dai genitori. “I bambini imparano molto bene quello che vedono dagli adulti, che si tratti di un comportamento virtuoso o di uno cattivo”, spiega Lodi. “Molto spesso, i ragazzini che hanno problemi con il denaro vengono da famiglie che ne hanno (o hanno avuti) a loro volta”, spiega Lodi.

Ma qual è la paghetta media al giorno d’oggi? “Nella stessa classe si trova chi ha già una discreta disponibilità, dell’ordine di qualche decina di franchi, e chi invece non sa neanche di che cosa si sta parlando”. Agli allievi viene fornito materiale su cui lavorare anche in famiglia e quel che colpisce è che il tema molto spesso in quell'ambito non sia proprio trattato, ma lasciato al caso.

Stefano Pongan