Aita Zanetti presidente del Parlamento grigionese

“Grazie per la vostra fiducia, è per me un grande onore poter presidiare, per un anno, il Gran Consiglio”: sono le prima parole pronunciate da Aita Zanetti, dopo essere stata eletta oggi, mercoledì, presidente del Parlamento grigionese. È la settimana donna a ricoprire questa carica; proveniente dalla Bassa Engadina, deputata eletta nelle file dell’Alleanza di Centro, ha ottenuto 111 preferenze su 115 schede valide. Alla carica di vice, con 107 su 113, è stato nominato il liberale di Davos Tarzisius Caviezel.

Archiviata le formalità legate all’elezione, Zanetti ha dato avviato alla sessione parlamentare. Il primo tema trattato è stato quello della casa pensioni dello Stato, con una revisione parziale della rispettiva legge: una riforma limitata, che tuttavia, a differenza di quanto accade in altri cantoni, non riguarda il risanamento di profondi buchi nelle casse del secondo pilastro. L’istituzione grigionese, con i suoi 12'000 assicurati e un capitale di previdenza di 3,3 miliardi che nel 2020 ha generato una rendita del 6,4%, è infatti solida e in buona salute, potendo presentare un grado di copertura del 110%. Le modifiche in discussione riguardano invece il miglioramento delle rendite pensionistiche e la volontà di poter garantire che la cassa pensioni dei Grigioni sia concorrenziale rispetto a quelle del settore privato, così da non veder fuggire collaboratori e di poterli trovare quando c’è bisogno.

Concretamente la revisione prevede due punti principali: un aumento, tra il 50 e il 100%, dei contributi di risparmio versati da dipendenti e datori di lavoro; l’altro punto riguarda il pensionamento anticipato, che non verrà più promosso e stimolato come finora. Queste modifiche comporteranno per il cantone maggiori uscite per 6,5 milioni di franchi all’anno, mentre i contributi supplementari a carico dei dipendenti ammontano a 7,41 milioni di franchi all’anno.