Era l’11 ottobre 2023 quando una Citroën con targhe olandesi proveniente da nord venne fermata alla dogana autostradale di Chiasso Brogeda. Gli agenti ispezionarono il veicolo, e sotto i sedili anteriori trovarono qualcosa come circa 13 chili di cocaina. La droga era stata nascosta in due appositi ricettacoli, gestiti da un sofisticato congegno elettronico.
Per il conducente, un cittadino marocchino residente nei Paesi Bassi, scattò l’arresto. Il 64enne è in carcere da allora, dove ha cominciato a espiare anticipatamente la pena. Nei giorni scorsi la procuratrice pubblica Anna Fumagalli lo ha rinviato a giudizio.
L’uomo – ha accertato l’inchiesta – era partito da Amsterdam ed era diretto nel Milanese. Agli inquirenti ha dichiarato di essere stato costretto a compiere il viaggio, e di non sapere a chi fosse destinata la cocaina. Solo in un secondo momento gli avrebbero fornito informazioni più precise.
Alle Assise Criminali dovrà rispondere di infrazione aggravata alla legge federale sugli stupefacenti. La Corte, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, sarà composta anche dagli assessori giurati. Fumagalli intende chiedere infatti più di cinque anni. Il dibattimento è previsto in novembre.
Quotidiano del 09.09.2024
In dogana tra nuovi trend e vecchi contrabbandi
SEIDISERA 06.09.2024, 18:45
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