Il Tribunale amministrativo federale ha rispinto i ricorsi di due padri, con precedenti penali, che si opponevano ai divieti d'entrata decisi nei loro confronti dall'Ufficio federale della migrazione e ha confermato, per loro, la revoca del permesso C di domicilio. Lo scrive il Corriere del Ticino.
Il quotidiano sottolinea che i due genitori "non potranno calpestare il suolo elvetico per dieci anni". E che "se vorranno incontrare i figli residenti in Ticino dovranno farlo all'estero", oppure, in "situazioni particolari", chiedendo "una sospensione provvisoria dell'espulsione".
I due casi riguardano altrettanti cittadini italiani. Il primo ha precedenti per truffa, droga, ricettazione e importazione di monete false. Il secondo è stato condannato per consumo di stupefacenti e piccoli furti.
RED. MM/M.Ang.