Era sotto l’effetto di alcol, cocaina e farmaci il rapinatore che sabato sera, armato di pistola, ha tenuto in ostaggio la commessa di un distributore di Novazzano. A rivelare l’inquietante retroscena è stato il 28enne stesso, che ieri il procuratore capo Nicola Respini ha interrogato al nono piano dell’Ospedale Civico (dove l’uomo, ferito alla gamba da un proiettile, si trova tuttora ricoverato).
Oggi la giudice dei provvedimenti coercitivi Ursula Züblin ha ordinato la sua carcerazione preventiva. Il giovane italo-svizzero, a cui gl’inquirenti contestano anche diversi altri colpi, dovrà rimanere dietro le sbarre almeno per i prossimi due mesi.
L’imputato (difeso da Laura Rigato) ha inevitabilmente ammesso i fatti di tre giorni fa. Sulle razzìe precedenti, che avrebbe in parte compiuto assieme a un complice, si è riservato invece il diritto di prendere posizione nel corso dei prossimi verbali.
Francesco Lepori
Dal Quotidiano del 9.2.2016