Ritardi, tempi di percorrenza medi più lunghi, disservizi. Sono alcune delle lamentele che, sempre più spesso, vengono espresse da pendolari e utenti dei treni TILO. Per questo i partiti politici di Chiasso e Balerna hanno promosso una raccolta firme per attirare l’attenzione a proposito dello scadimento del servizio TILO/FFS sulla tratta Chiasso – Balerna – Mendrisio – Lugano (e oltre). "Dall’introduzione del nuovo orario, nel dicembre del 2017, i tempi di percorrenza medi fra Chiasso e Lugano sono aumentati, così come sono accresciuti i disservizi anche a causa dell’entrata in funzione della linea verso Varese, la cui effettiva importanza è ancora tutta da verificare", si legge in un comunicato diffuso congiuntamente da tutte le forze politiche. Ma quale è la situazione reale? Quale bilancio si può stilare a quattro mesi dall’entrata in funzione del nuovo collegamento Mendrisio-Varese? E ancora, quale futuro per la stazione di Chiasso, che nei piani delle FFS dovrebbe essere destinata soprattutto al traffico regionale? Quali prospettive per la rete ferroviaria fra Lugano e Chiasso e dunque per la continuazione di Alptransit a sud?
Modem Evento affronta questi interrogativi nella serata dibattito tenutasi giovedì 3 maggio a Chiasso presso lo Spazio Officina. Diversi i relatori:
Denis Rossi, direttore Tilo SA;
Davide Dosi, municipale di Chiasso per Unità socialista, promotore della raccolta firme;
Roberta Cattaneo, responsabile Viaggiatori e coordinatrice regionale Sud FFS;
Riccardo De Gottardi, direttore della Divisione dello sviluppo territoriale e della mobilità del Canton Ticino;
Prof. Remigio Ratti, docente universitario ed esperto di trasporti;
Andrea Rigamonti, presidente Commissione regionale dei trasporti del Mendrisiotto.