L'impresa di Solar Impulse 2, l'aereo a energia solare atterrato la scorsa notte ad Abu Dhabi dopo un giro del mondo compiuto con il sole come solo carburante, ha letteralmente fatto il giro del mondo. Si tratta di un'avventura che resterà negli annali dell'aviazione e che è stata seguita con interesse anche in Ticino, cantone precursore della mobilità fotovoltaica. Infatti, esattamente trent’anni fa, per tornare alla storia, un altro tipo di veicolo, chiamato Pegaso, macinava i primi metri sul lungolago di Locarno.
Alla base del progetto realizzato dall’allora Team Ticino Veicolo Solare c’era l’ingegner Marco Piffaretti, titolare della Protoscar, azienda impegnata attivamente nel settore delle auto elettriche e delle energie alternative per la loro locomozione. Piffaretti ha ricordato come all’epoca il fotovoltaico era una novità tecnologica e in Ticino era stato installato il primo impianto connesso alla rete elettrica, alla SUPSI di Lugano-Trevano, per alimentare un mezzo di trasporto – che poteva essere una vettura, ma anche un bus o una barca.
L’ingegnere ticinese ha segnalato che tra il prototipo di trent’anni fa e Solar Impulse ci sono sì analogie, ma pure molte diversità come l’impossibilità di concepire una vettura munita di pannelli fotovoltaici. È più semplice, economico ed efficiente sfruttare i pannelli solari di un edificio per alimentare le moderne batterie d’alimentazione di un veicolo.
CSI/EnCa
CSI 18.00 del 26.07.2016 Il servizio di Christian Gilardoni
RSI Info 26.07.2016, 19:53
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