Il procuratore generale John Noseda ha sentito nei giorni scorsi il presidente del Governo Manuele Bertoli e - lunedì - il deputato del Movimento per il socialismo Matteo Pronzini, autore dell'esposto per far luce sui rimborsi - a suo dire illegali - del Consiglio di Stato.
Sulla vicenda Pronzini ha indetto giovedì una conferenza stampa a margine della quale ha dichiarato alla RSI: “Il Consiglio di Stato mente sapendo di mentire, perché nel ’99 il Gran Consiglio aveva chiarito che le indennità di fine mandato che il Governo si versava erano illegali”.
Le spese, precisa il deputato, sono quantificabili in quasi 1'800'000 franchi dal 1999 ad oggi. Riguardano in particolar modo i rimborsi per l’uso del cellulare, i salari in scadenza di mandato più altri rimborsi al Cancelliere dello Stato.
Il presidente del Governo respinge le accuse al mittente: “Come abbiamo già detto ci sono delle questioni formali da mettere a posto. Siamo pronti a farlo. È inoltre pendente davanti al Gran Consiglio un messaggio sulla previdenza dei consiglieri di Stato. È una buona occasione per fare un check up della vicenda”.
CSI del 01.02.18; il servizio di Francesca Torrani con le considerazioni del Governo Manuele Bertoli e del granconsigliere Matteo Pronzini
RSI Info 01.02.2018, 18:30
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