Il procuratore generale, al processo di secondo grado in corso a Milano per violenza sessuale ai danni di pazienti in cura per l'anoressia alla clinica Sana Vita di Breganzona, ha chiesto la conferma della condanna di Waldo Bernasconi e di altri due imputati, ai quali in prima istanza il 18 dicembre 2012 erano stati inflitti rispettivamente 7 anni e mezzo, 4 anni e 9 mesi e 4 anni e 7 mesi di reclusione.
L'accusa ha chiesto la condanna del guru ticinese anche per il reato di associazione a delinquere, in quanto ritenuto il capo dell'organizzazione. Non luogo a procedere, invece, per quanto riguarda l'esercizio abusivo della professione medica e per la truffa ai danni delle ASL italiane, che avevano versato oltre 2 milioni di euro. I reati sono infatti prescritti. I giudici della prima sezione della Corte d'appello sono riuniti in Camera di consiglio, la sentenza è attesa in serata.
CSI/pon