Ticino e Grigioni

"Donazione? Nessun rischio"

Damiano Castelli, direttore medico del Centro trasfusionale, dopo il caso di rischio d'infezione al Civico

  • 16 marzo 2016, 19:00
  • 7 giugno 2023, 18:27
Damiano Castelli

Damiano Castelli

  • © Ti-Press

Il rischio zero non esiste. E di fronte a casi come quello di cui si è appreso martedì, legato ad un'errata disinfezione degli strumenti per gli esami endoscopici utilizzati per 45 pazienti, nello scorso mese di febbraio, al Civico di Lugano, ci possono essere timori da parte dei pazienti.

Contagi non ne sono emersi. Ma il rischio di "incidenti" senza contatto diretto con sangue infetto quanto è elevato? "Nella donazione - spiega Damiano Castelli, direttore medico del Centro trasfusionale della Svizzera italiana - non c'è nessun rischio".

Il settore è sensibile, vista la materia prima trattata, ed è anche strettamente controllato. Un caso come quello del Civico rischia di generare insicurezza e di riflettersi sulle donazioni o su altre procedure? "Noi non lo constatiamo", aggiunge Castelli. "Non abbiamo osservato nessuna preoccupazione da parte dei nostri donatori. Anche perché un donatore si rende conto che non si può farsi trasmettere una malattia quando si va a donare il sangue: in sé è un assurdo", prosegue.

"Il discorso è diverso in caso di chi riceve la trasfusione. Ma anche in questo caso il rischio, con i provvedimenti messi in atto, qui da noi sono praticamente nulli. O estremamente rari", conclude Castelli.

Romina Lara/redMM

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