Quattro città (Lugano, Bellinzona, Chiasso e Mendrisio) e altrettanti sindaci, di quattro diversi colori politici, sono scesi in campo in vista della votazione del 14 giugno, per sostenere gli eco-incentivi approvati dal parlamento il 25 novembre per l'acquisto di auto super-efficienti. Moreno Colombo è in aperto contrasto con la posizione del suo partito, il PLR, partito impegnato insieme all'UDC nella battaglia referendaria contro gli ecoincentivi. "Sono sindaco di Chiasso e questo deve essere la priorità. Abbiamo una mobilità difficile e complessa e un ambiente che deve essere difeso a tutto campo. Questo messaggio va nella giusta direzione e quindi va sostenuto", ha dichiarato.
Sedici milioni in 4 anni per sussidiare l'acquisto di auto elettriche e a gas, aumentando le stazioni di ricarica, ma anche per potenziare la mobilità aziendale e sgravare il traffico nelle ore di punta: per il sindaco di Mendrisio, Carlo Croci, il previsto aumento delle tasse di circolazione è sostenibile per i cittadini. "Stiamo parlando di un aumento di circa 7 franchi all'anno per veicolo", sottolinea.
Il Ticino ha tutto l'interesse, per il sindaco di Lugano Marco Borradori, a imboccare una nuova strada: "Avremo la possibilità di diventare il cantone pilota e come tale saremo premiati dalla Confederazione con contributi erogati per le soluzioni innovative".
Il sindaco di Bellinzona, Mario Branda, ricorda l'indotto positivo sul territorio, soprattutto per "i comuni e le città che dispongono anche di aziende per la distribuzione di energia elettrica".
CSI/Red. MM/M.Ang.
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