I due cittadini italiani titolari di una società d'intermediazioni finanziarie di Chiasso fermati martedì scorso restano in cella.
Il presidente della Corte dei reclami penali ha infatti accolto il ricorso presentato dal procuratore generale John Noseda contro la decisione del giudice dei provvedimenti coercitivi di non confermare l'arresto, come riferito dall’edizione online del Corriere del Ticino.
A carico dei due si ipotizzano le accuse di truffa, amministrazione infedele, falsità in documenti ed esercizio abusivo della professione di fiduciario.
CSI/Red. MM