La giustizia ticinese è confrontata con una mole di lavoro crescente e per farla funzionare in maniera ottimale è indispensabile una sua riorganizzazione, scegliendo soprattutto le persone giuste al posto giusto. Questo, in sintesi, è quanto emerso oggi (mercoledì sera) al Quotidiano durante un dibattito tra il giudice del Tribunale penale federale e presidente dell'Associazione svizzera dei magistrati, Roy Garré, e l'ex procuratore pubblico Marco Bertoli.
"Negli anni gli incarti che i magistrati sono stati chiamati ad esaminare sono letteralmente esplosi", ha ricordato Bertoli, che in merito ha aggiunto: "Per far fronte a questo nuovo scenario sarebbe bene che chi di dovere operasse una gerarchizzazione all’interno della magistratura".
"Mi ha sorpreso che si prenda spunto da questa situazione per parlare di tagli all'interno della magistratura ticinese. È inutile aumentare gli effettivi della polizia e poi diminuire impieghi nel settore giuridico sempre più sollecitato", gli ha fatto eco Garré.
Quot/RedMM