La maggior parte dei giovani che beneficiano di un aiuto sociale (il 55%) non ha conseguito un diploma di studio dopo la scuola media. Pochissimi hanno iniziato una scuola medio-superiore e praticamente nessuno l’ha terminata. È uno dei dati che emergono dallo studio commissionato dal Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS), condotto dal Centro innovazione e ricerca sui sistemi educativi della SUPSI (CIRSE), per approfondire, tra l'altro, l’analisi delle difficoltà di quanti sono socialmente più sfavoriti.
Il 6,12% degli allievi che frequentava la III media nell’anno scolastico 2008/2009 è stato titolare di assistenza sociale tra il 2008 e il 2016. Un giovane su venti (5,12%) lo era nel 2016.
I risultati della ricerca presentata giovedì evidenziano, inoltre, che gran parte dei giovani in assistenza proviene da contesti familiari economicamente, e a volte anche socialmente, molto svantaggiati. Per la maggior parte di loro il ricorso all’assistenza non sembra essere unicamente il frutto di scelte formative sbagliate, quanto piuttosto il proseguimento di una traiettoria di vita che, già dall’infanzia, li vedeva fruitori indiretti di sostegno sociale o comunque in situazione di disagio economico.
Red. MM/M. Ang.
Per saperne di più: