In Val Cadlimo, così come in altri siti alpini, sono in corso delle ricerche scientifiche atte a stabilire il bilancio idrico dei ghiacciai rocciosi. Cerchiamo di capire con Cristian Scapozza, professore in Geomorfologia applicata alla SUPSI, quali sono gli obiettivi di queste ricerche.
Si tratta di capire, all’interno di un bacino d’alta montagna, qual è il contributo del permafrost nel bilancio idrico. Questo va fatto in primo luogo su una singola stagione per poi cercare di capire quale sarà questo contributo (legato all’acqua di fusione del ghiaccio del permafrost) nel prossimo futuro.
Il permafrost rappresenta uno stock idrico non indifferente se pensiamo ai paesaggi d’alta montagna delle Alpi ticinesi dove, fatte alcune eccezioni, i ghiacciai ormai non sono più presenti. Ebbene, quel che rimane come stock solido di acqua è sostanzialmente legato a questo ghiaccio nel sottosuolo. Quindi il permafrost è una delle ultime risorse che ci rimangono come stock sul medio e lungo termine.
Il permafrost è una parte di superficie terrestre la cui temperatura resta al di sotto di zero gradi per almeno un anno. Si tratta di una definizione esclusivamente termica. Dal momento in cui il terreno è congelato, se vi entra dell’acqua, questa congela e diventa ghiaccio. Col termine di permafrost si intende del ghiaccio presente in maniera perenne all’interno del suolo o nel sottosuolo.
Un ghiacciaio roccioso, per un geomorfologo, è l’espressione visibile del movimento del permafrost in superficie. Nonostante la radice semantica ha poco o nulla a che vedere con un ghiacciaio, perché in realtà si tratta di detriti di roccia all’interno dei quali cresce un volume di ghiaccio, appunto perché il terreno ha una temperatura negativa. Quando il volume del ghiaccio supera il volume dei pori il ghiaccio inizia a scorrere verso valle generando queste lingue di blocchi che sono i ghiacciai rocciosi.
Se pensiamo al ghiaccio d’alta montagna il permafrost rappresenta una importante fonte idrica. È l’unico stock idrico che abbiamo da un anno idrologico con l’altro. Per questo motivo, per capire come cambierà il regime idrico dei fiumi alpini in futuro, è importante studiare come le riserve presenti nei ghiacciai rocciosi saranno liberate.
Le ricerche dei geomorfologi si stanno orientando in questo senso, alla ricerca dei ghiacciai rocciosi, poiché il ghiaccio presente nel permafrost rappresenta una risorsa capitale per affrontare un futuro sempre più siccitoso.
Le forme dell'acqua
Il giardino di Albert 14.09.2024, 17:00