Federali 2023

I mali della Lega che “naviga” senza capitano e anima

Sorpassato dagli alleati dell’UDC il movimento cerca le cause della sconfitta - La prima diagnosi di Daniele Caverzasio e Lorenzo Quadri

  • 24 ottobre 2023, 05:54
  • 24 ottobre 2023, 09:10
Ti_Press_SA_455813.jpg

Lo sguardo di Daniele Caverzasio sulle cause della sconfitta leghista

  • Tipress
Di: SEIDISERA/RSI Info 

“Ormai è un qualche anno che navighiamo semplicemente con un consiglio direttivo”. In quel “navighiamo”, scelto da Daniele Caverzasio, deputato ormai di lungo corso della Lega in Gran Consiglio, si coglie una prima lettura delle cause della sconfitta subita domenica. Il movimento di Via Monte Boglia ha confermato il seggio al Nazionale di Lorenzo Quadri, ma ha perso consensi (-3,4% rispetto a quattro anni fa) ed è stato superato a destra dall’UDC. (che guadagna il 3,4% e soprattutto ha due seggi alla Camera bassa, con Piero Marchesi e Paolo Pamini).

Dopo la batosta del 2019 alle elezioni federali venne creato un consiglio interno di 9 membri. Una soluzione che non sembra essere capita dall’elettorato. “Non avendo un coordinatore manchiamo forse di chiarezza e linearità”, continua Caverzasio. “A questo punto penso sia necessaria una figura di riferimento. Serve un capitano della squadra, affinché anche l’elettore si senta rappresentato in modo un po’ più chiaro”.

Il giudizio di Caverzasio sui cugini democentristi rispecchia, in fondo, quanto è mancato alla Lega: “L’UDC si sta comportando bene. Ha una campagna, una dialettica e un posizionamento, direi, molto chiari. Noi, oggi, in alcune situazioni siamo magari poco allineati, i consiglieri di Stato dicono una cosa, il Mattino ne dice un’altra e il gruppo in Gran Consiglio un’altra ancora. Posso capire che questo crei un po’ di difficoltà nell’elettore per capire qual è la linea della Lega”.

Ti_Press_SA_455810.jpg

Lorenzo Quadri conserva il seggio a Berna in una domenica da dimenticare per la Lega

  • Tipress

I problemi naturalmente ci sono, ammette anche il rieletto Lorenzo Quadri, per il quale il risultato non è un fulmine a ciel sereno. “Visti i risultati alle ultime elezioni cantonali difficilmente ci si poteva attendere qualcosa di diverso”. Ma poi mette il dito in quello che secondo lui è la criticità attuale del movimento: “A mio giudizio il problema principale sta nella propositività. Nel senso che la Lega deve tornare ad essere in grado di fare delle proposte che determinino anche il dibattito politico in Ticino”.

D’altro canto anche il direttore del Mattino condivide il giudizio di Caverzasio sulla mancanza di una figura faro, ma in modo più attenuato: “Può essere sicuramente un elemento, ma credo che abbia maggior peso l’aspetto del contenuto e dell’anima, diciamo, movimentista, che va recuperata”.

Quanto al fatto che le differenti posizioni tra consiglieri di Stato, gruppo parlamentare e Mattino possano creare confusione nell’elettorato, Quadri tende a ridimensionare questo aspetto: “È sempre stato così da quando esiste la Lega”, dice il consigliere nazionale che aggiunge: “Il Mattino non è il giornale della Lega, ma un giornale d’area vicino al movimento. Ma ha una sua autonomia e non prende ordini dalla Lega”.

Quanto all’ipotesi di formare una sola e unica realtà partitica a destra Quadri non vuole vestire i panni del “mago Otelma”: “Mi pare fantapolitica in questo momento, non mi pare il caso e non mi sembra nemmeno una buona idea”.

Ti potrebbe interessare