I clienti italiani del Credit Suisse chiedono di essere risarciti. Oggi, martedì, alla Pretura di Mendrisio Sud si è tenuta la prima udienza di una vicenda che alla banca potrebbe costare milioni di franchi.
Il caso è quello delle polizze vita, per il quale la procura milanese ha aperto un’inchiesta penale. I contratti sottoscritti con la Credit Suisse Life – sostiene la magistratura – erano fittizi. Servivano soltanto a nascondere al fisco i capitali esportati, mantenendo l’anonimato ed evitando l’euroritenuta.
Non si sa quanti siano gli evasori individuati (si parla addirittura di 14'000 nomi). Certo è che ora intendono rifarsi proprio sull’istituto di credito, colpevole – sostengono – di non averli informati tempestivamente dei rischi che stavano correndo. Da qui le richieste di risarcimento, pari alla differenza tra l’importo preteso dall’erario italiano e la somma che invece avrebbero pagato se avessero optato per la voluntary disclosure. Stamane, come detto, s’è tenuta l’udienza per il primo cliente. Altri seguiranno.
Francesco Lepori
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