I ripetuti inquinamenti del torrente Faloppia hanno portato le autorità svizzere e italiane a organizzarsi per migliorare la collaborazione e lo scambio di informazioni allo scopo di ottimizzare gli interventi transfrontalieri.
In una nota diffusa lunedì la Comunità di Lavoro Regio Insubrica ha confermato che dopo l’incontro svoltosi in mattinata, l’intenzione da entrambe le parti è la lotta all’inquinamento delle acque del Faloppia, allo scopo di garantire acque pulite al di qua e al di là del confine. Tale orientamento è ampiamente condiviso da Canton Ticino, Provincia di Como e, soprattutto e dai comuni direttamente toccati come è il caso di Chiasso e Ronago.
Tra le novità scaturite dal meeting di lunedì mattina figurano l’attuazione di un sistema d’allerta reciproco tra le autorità italo-svizzere per far fronte a situazioni d’emergenza e si è pure costituito un tavolo tecnico coinvolgendo tutte le parti interessate per valutare l’opportunità d’affinare le infrastrutture attualmente operative in modo da tutelare maggiormente le acque del torrente. Lo scorso luglio un’immissione abusiva di liquami verso l’impianto di Ronago mise fuori uso il depuratore, provocando l’inquinamento del Faloppia anche in territorio elvetico.
CSI/EnCa