Ticino e Grigioni

Il punto sulla cannabis in Ticino

Come si caratterizzano oggi il traffico e l’uso nel cantone di questa sostanza stupefacente? Le considerazioni di Paolo Lopa

  • 11 gennaio, 18:02
  • 11 gennaio, 18:52
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Il commissario capo Paolo Lopa dirige l'antidroga in Ticino

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Di: SEIDISERA/Francesca Torrani

Dopo le condanne inflitte giovedì a Lugano per un traffico di quasi due quintali di marijuana e cannabis, proviamo a fare il punto sugli sviluppi del mercato della canapa in Ticino. Nel 2023 ricorrevano 20 anni dall’operazione Indoor che portò allo smantellamento delle coltivazioni della pianta nel cantone. Ma adesso, cosa succede? E il processo odierno suggerisce o indica qualcosa sul nuovo corso della canapa in Ticino? A risponderci è Paolo Lopa, commissario capo che in Ticino dirige l’antidroga.

“C’è stata un’evoluzione, direi, sia in ambito sociale che legislativo. Quindi da una parte abbiamo queste modifiche di legge che vanno a regolamentare maggiormente il consumo di canapa e derivati. Si può parlare anche di una sorta di depenalizzazione: pensiamo al possesso non punibile di canapa sotto i 10 grammi, alla multa disciplinare, alla possibilità di sperimentare il consumo di canapa con dei progetti supportati appunto da basi legali federali. E dall’altro invece c’è stata un’evoluzione dovuta proprio al cambiamento della società. Oggi sicuramente il consumo di canapa è demonizzato in maniera molto minore rispetto a 20 anni fa”.

Fatta questa contestualizzazione, che posto occupano marijuana e hashish nel mercato degli stupefacenti in Ticino?

“Sono come da diversi anni al primo posto, sia in Ticino che nel resto dei cantoni della Svizzera. È la sostanza maggiormente consumata, quindi la sostanza maggiormente venduta, alienata, spacciata. La fa un po’ da padrona, è di facile reperibilità. Purtroppo viene consumata praticamente da tutte le fasce d’età: quindi dai più giovani, alle persone anche un po’ più attempate. È un mercato fiorente, un mercato che rende. Abbiamo delle inchieste in corso che ci hanno dimostrato che lo spaccio di canapa e derivati è molto alto alle nostre latitudini. Anche perché poi il rendimento finanziario è molto alto”.

Cosa si può dire sui traffici? Come arriva, insomma, la canapa in Ticino?

“Dunque, la maggior parte della canapa consumata alle nostre latitudini arriva dall’estero. Abbiamo queste importanti zone di produzione che sono Nordafrica, Nord America anche. Arriva quindi in Ticino importata da altre nazioni. La produzione locale è molto limitata rispetto poi alla sostanza consumata. C’è il ‘fai da te’, c’è chi coltiva magari anche piante in numero abbastanza elevato, ma diciamo che rappresentano veramente una minima parte. Quindi i traffici sono per lo più internazionali. Ci sono queste organizzazioni che si occupano della produzione, della coltivazione, della preparazione e poi della vendita al dettaglio, ma anche all’ingrosso”.

Si possono fare cifre?

“È un mercato che rende, nel senso che la coltivazione della pianta in sé non richiede un grande investimento. Se la coltivazione è esterna, c’è poco da investire. Se la produzione è indoor c’è un po’ di più per quello che è il materiale iniziale, ma poi la coltivazione permette di produrre anche 2 o 3 volte all’anno le piante. La vendita al dettaglio rende, perché oggi il grammo di canapa lo si paga dai 10 ai 12 franchi: quindi se si pensa al prezzo iniziale della pianta, ecco che poi i guadagni sono molto alti. Comprandolo all’ingrosso, un chilo di canapa può variare dai 1’500 fino ai 4’000 o 5’000 franchi o euro. Dipende anche un po’ dalla qualità”.

Hashish e marijuana che acquirenti trovano? Diceva che l’età è molto variabile, ma chi compra e dove compra?

“È un mercato molto eterogeneo, cambia un po’ il tipo di consumo, cambia l’approccio. Forse il giovane non ancora con la maturità che gli permette di consumarla in un certo modo cerca quindi maggiormente lo sballo, lo abbina magari con altre sostanze, proprio per cercare il divertimento assoluto. Si è abbassato anche l’inizio del consumo. Durante le inchieste incappiamo in giovanissimi che consumano già canapa in maniera abbastanza regolare, con dei danni per la salute molto importanti”.

E dove si riforniscono? Penso in particolare ai più giovani. Dove trovano la canapa? È in effetti molto facilmente reperibile?

“Oggi è possibile, stando comodamente seduti a casa, ordinare anche questo tipo di sostanza via internet, attraverso i social: i giovani ne fanno un uso abbastanza importante. Quindi, al di là del classico spaccio di strada che può essere magari all’interno di una scuola, perché c’è lo studente che arrotonda le proprie entrate vendendo canapa, ci sono poi tutti questi sistemi che rendono di facile accesso tante sostanze, tra le quali anche la canapa”.

Il mercato della canapa in Ticino secondo il commissario capo Lopa

SEIDISERA 11.01.2024, 18:24

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