Sono stati rinviati a giudizio tre dei cinque autori della rapina compiuta il 30 marzo scorso ad Agno, all’esterno di un ufficio cambi in Contrada San Marco. Minacciando un corriere portavalori, la banda era riuscita a fuggire con un bottino - mai recuperato - di ben 160mila tra euro e franchi.
I tre italiani (di 62, 57 e 51 anni) furono arrestati nel Mendrisiotto il 14 maggio, mentre si apprestavano a entrare nuovamente in azione. Nei giorni successivi, oltre confine finirono in manette pure i loro due complici, per i quali è tuttora pendente la domanda di estradizione presentata dalle autorità ticinesi.
Il processo si terrà alle Assise Criminali. Contro il terzetto la procuratrice pubblica Pamela Pedretti chiederà una pena compresa tra i due e i cinque anni di carcere. Gli imputati ammettono solo parzialmente gli addebiti. Contestano l’uso della pistola ad Agno, e negano il fatto che al momento del fermo stessero preparando un altro colpo. Tutti e tre si trovano già in regime di espiazione anticipata della pena.
Francesco Lepori