La Fondazione Möbius Lugano ha conferito sabato l’omonimo premio per l’innovazione digitale 2024 a Jaipur Robotics, una giovane azienda di Manno, fondata a febbraio, per il suo innovativo sistema di gestione dei rifiuti basato sull’intelligenza artificiale.
Il Möbius è uno dei riconoscimenti più prestigiosi nel settore digitale, volto a promuovere progetti che combinano tecnologia e sostenibilità. L’auditorium dell’Università della Svizzera Italiana (USI) a Lugano ha ospitato per tre giorni la 28esima edizione della manifestazione, che ha visto la partecipazione di esperti e giovani talenti.
Il tema centrale dell’edizione 2024, intitolato “Scelte”, ha esplorato sei ambiti fondamentali in cui l’intelligenza artificiale sta apportando cambiamenti significativi: Salute, Clima, Educazione, Lavoro, Turismo ed Economia. Come ha spiegato Alessio Petralli, direttore della Fondazione Möbius, “abbiamo scelto di riflettere sull’intelligenza artificiale in relazione a sei momenti verticali”.
Jaipur Robotics ha conquistato il Grand Prix Möbius Suisse grazie al suo progetto che mira a ridurre le perdite economiche causate da materiali ingombranti o pericolosi che possono interrompere il funzionamento degli impianti. “Siamo in grado di definire la qualità, il polimero e le caratteristiche del rifiuto in impianto, un valore aggiunto che la maggior parte dei centri di riciclo non possiede”, ha dichiarato Ermes Zamboni, ingegnere di Jaipur Robotics.
In finale, oltre a Jaipur Robotics, sono arrivati il Mulino di Maroggia, che ha ridotto le emissioni di CO2 digitalizzando la produzione dopo un incendio, e la startup I’m Back, che trasforma vecchie fotocamere analogiche in digitali mantenendo il fascino vintage.