L'obbiettivo è il passaggio annuale di un massimo di 650'000 camion contro l'1,25 milioni attuali e ciò dimostra che il Consiglio federale non s'impegna a sufficienza per raggiungerlo.
Quello fissato dalla legge non è un limite negoziabile, anche se alcuni sostengono il contrario, afferma l'Iniziativa delle Alpi.
Prendendo spunto da questo dato di fatto e in vista dell'imminente nuovo rapporto governativo sul trasferimento del traffico delle merci da strada a rotaia, l'associazione ambientalista chiede quindi trattative serie per l'introduzione della borsa dei transiti.
A detta dell'organizzazione, il Consiglio federale s'è fatto intimorire da Bruxelles e non vuole più condurre trattative su questo strumento, "il più efficace per raggiungere il traguardo", e sta prendendo in considerazione un concetto fondato su emissioni e periodo di passaggio che per la Svizzera risulterebbe controproducente, aggravando la situazione lungo gli assi più trafficati.
ATS/dg