La clinica Santa Chiara di Locarno sarà evacuata. L’operazione è stata decisa dallo Stato maggiore per le situazioni di emergenza della protezione civile (PCI). Una ventina di pazienti acuti sarà sfollata martedì e sarà portata all’ospedale La Carità, dove rimarrà fino a lunedì. Gli altri utenti del nosocomio sono stati dimessi.
La misura precauzionale, fa sapere la PCI in un comunicato, non riguarda per il momento altri stabili ubicati nelle zone potenzialmente toccate dall’esondazione del Verbano che dovrebbe avvenire dai due punti dove già settimana scorsa è tracimato, cioè nella zona del Bosco Isolino e Rivapiana. Secondo le previsioni, però, l’innalzamento del lago non sarà come quello del 2000, quando arrivò fino in Piazza Grande.
Un metro e mezzo di neve
Resta l’allarme di grado 3 diramato da Meteosvizzera. Fino a mercoledì si attendono in media da 150 a a 200 millimetri di pioggia per metro quadrato, con picchi fino a 300 in Valle Maggia, Centovalli e Valle Onsernone. E tanta acqua, in montagna, significa tanta neve: sopra i 2000 metri ne cadrà quasi un metro e mezzo e localmente anche di più.
I disagi
I disagi, intanto, restano contenuti, almeno in territorio svizzero. Una piccola frana è caduta a Brissago, sfiorando un’abitazione, mentre un’imbarcazione ormeggiata a Bissone è affondata, allagata dalla pioggia.
Strada interrotta a Seseglio, frazione di Chiasso
Lunedì sera si è avuto notizia della presenza di massi sulla carreggiata tra Castel San Pietro e Morbio Superiore, mentre la strada cantonale che sale a Seseglio, all'altezza del Tennis club, è sbarrata a causa di una frana che ha coinvolto in un primo momento anche un autobus delle Autolinee mendrisiensi.
Bissone, pompieri e sommozzatori per recuperare la barca
Al di là del confine frane e smottamenti hanno
mandato in tilt il traffico dei frontalieri, soprattutto a ridosso del fiume Tresa.
CSI/Red MM
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