Le cinque case anziani del Bellinzonese, l'assistenza cure a domicilio ABAD e il medico caposervizio di geriatria ad Acquarossa e Bellinzona Guido Ongaro invitano Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) e Ente ospedaliero cantonale (EOC) a fare marcia indietro sul progetto di concentrazione dell’offerta di geriatria acuta, previsto dalla nuova pianificazione ospedaliera . Il servizio verrebbe spostato negli ospedali di Mendrisio, Locarno e alla Clinica Luganese e il Bellinzonese e le valli limitrofe verrebbero private di cure che, come emerso durante una serata pubblica tenutasi giovedì ad Acquarossa alla presenza del ministro Paolo Beltraminelli e il direttore EOC Giorgio Pellanda, sono ritenute fondamentali.
Forte preoccupazione
La perdita ad Acquarossa avrebbe conseguenze per tutta la regione. Per questo motivo, riporta la Regione sabato, i direttori delle case anziani e dell’ABAD hanno inviato una presa di posizione alla Conferenza regionale della sanità (quest’ultima si esprimerà nell’ambito della consultazione, ndr). La preoccupazione è forte, in particolare per i pazienti anziani. I direttori osservano che due terzi degli ospiti delle loro strutture finiscono nei reparti di riabilitazione di Faido e della Valle di Blenio.
Beltraminelli: "Passo obbligato"
Giovedì Beltraminelli e Pellanda hanno invece ribadito come sia indispensabile cambiare per mantenere qualità e competitività nel settore sanitario ticinese. Si è garantito che la conversione da ospedale in istituto di cura per degenze post-ospedaliere non porterà ad una riduzione del personale. Cambieranno le mansioni, alcuni letti verranno spostati nella vicina casa anziani e il pronto soccorso rimarrà, riferisce il CdT. La struttura, ha spiegato il direttore del DSS, verrà inoltre ristrutturata. In sala ci sono state voci critiche, ma anche applausi.
Red. MM/Da.Pa.
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