Si profila il processo per l’autore di una furibonda lite domestica (di cui non si era mai avuto notizia finora) scoppiata in Riviera lo scorso anno. L’uomo è stato infatti rinviato a giudizio, alle Assise Criminali.
Era il mese di agosto quando il 49enne, ubriaco, si scagliò sulla moglie. Prima le scaraventò un tavolino in ferro dal balcone di casa, senza colpirla. Poi scese da basso e impugnò un coltello. Dopo averlo lasciato prese infine un’ascia, che si trovava all’esterno dell’abitazione. Con l’attrezzo in mano rincorse la donna. Almeno secondo la ricostruzione degli inquirenti, contestata dalla difesa. Per fortuna alla fine si limitò a sfogare la sua rabbia contro l’auto della consorte, sfondandone il parabrezza.
Il 49enne è in carcere da allora, e sta già espiando anticipatamente la pena. Alla sbarra comparirà il prossimo 14 giugno. Tentato omicidio (in via subordinata, tentate lesioni gravi) l’accusa principale di cui dovrà rispondere in aula. Accusa riferita al lancio del tavolino. Per gli altri episodi sono stati ipotizzati reati minori: dalla minaccia al danneggiamento, dall’ingiuria alle vie di fatto. Nei confronti dell’imputato, che sostiene di non ricordare nulla di quanto accaduto, Akbas chiederà una pena compresa tra i due e i cinque anni.
A processo per una lite con l'ascia
Il Quotidiano 17.04.2019, 21:00